Pubblicato il 19 giugno 2007
Seduta n. 170
MANTOVANO , MATTEOLI , ALLEGRINI , AUGELLO , BALBONI , BALDASSARRI , BATTAGLIA Antonio , BERSELLI , BORNACIN , BUCCICO , BUTTI , CARUSO , COLLINO , CORONELLA , CURSI , CURTO , DE ANGELIS , DELOGU , DIVELLA , FLUTTERO , GRAMAZIO , LOSURDO , MANTICA , MARTINAT , MENARDI , MORSELLI , MUGNAI , NANIA , PARAVIA , PONTONE , RAMPONI , SAIA , SAPORITO , SELVA , STORACE , STRANO , TOFANI , TOTARO , VALDITARA , VALENTINO , VIESPOLI
Il Senato,
premesso che:
la legge finanziaria per il 2007 ha posto in seria difficoltà il comparto sicurezza e i vari corpi delle Forze di polizia. Ciò è stato denunciato più volte: nel corso dei lavori parlamentari che hanno portato all’approvazione del documento fondamentale di bilancio; nel corso di ripetuti interventi pubblici di rappresentanti sindacali delle Forze di polizia; infine, e nel modo più autorevole, il 30 maggio 2007, dallo stesso ministro dell’Interno on. Giuliano Amato, durante l’audizione dallo stesso resa davanti alla I Commissione permanente (Affari Costituzionali) della Camera dei deputati;
in tale circostanza il titolare del Viminale ha testualmente affermato: “Per quanto riguarda le dotazioni di risorse, facendo un raffronto più ravvicinato (…), ovvero fra il 2004 ed il 2007, si nota che mentre nel 2004 si aveva un totale di 25.526.735.000 [euro], nel 2007 se ne ha uno di 24.444.559.000, ovvero si è verificata la perdita di un miliardo. Questa somma è stata persa non sulla voce di spesa principale, ovvero quella del personale, ma su quella delle spese di investimento e dei consumi intermedi. Infatti, all'interno di questi 25-24 miliardi, la voce di spesa che specificamente riguarda la pubblica sicurezza che, nel 2004 era di 7.208.636, è passata a 7.191.758, avendo speso per il personale di più e perciò avendo consumi intermedi che vanno da 1.216 a 829 e spese in conto capitale che vanno da 541 a 433.”;
il ministro Amato riconosce la differente disponibilità finanziaria complessiva, pari a ben un miliardo di euro, rispetto al periodo conclusivo del precedente Governo e ne attribuisce onestamente la causa alla legge finanziaria 2007: "quest'anno [sono sempre le sue parole], con il comma 507 della legge finanziaria, il Ministero dell'interno ha perso 217 milioni ed ha maturato, di contro, debiti per 408 milioni per via di canoni d'affitto, bollette e altre forniture non pagate. Ho suggerito al Corpo dei vigili del fuoco di non pagare gli affitti e di pagare la benzina, perché il distributore li manda a quel paese se si presentano, senza pagare, con il loro grossi camion, mentre è possibile che il padrone di casa non li cacci. (…) 220 milioni di risorse sono venute meno per mancata riassegnazione (…). Infine (…) vorrei evidenziare la consistente difficoltà in cui ci troviamo a causa di una poco assennata, a mio avviso, interpretazione contabile da parte dell'Eurostat, che ci ha portato via i limiti di impegno. Fino a due anni fa, noi finanziavamo spese pluriennali piuttosto definite, stanziando ogni anno il cosiddetto «limite di impegno», ovvero un ammontare destinato a rateo di mutuo da pagare per quell'anno, a fronte di una spesa finanziata a debito. Una gloriosa legge per la Polizia, la n. 217 del 1992, con la quale fino al 2002 venivano acquistati i mezzi della Polizia, era finanziata con il limite di impegno, e permetteva di pianificare l'acquisto dei mezzi per tre-quattro anni. In questo ambito, Eurostat ha avuto una idea che definisco brillante per il mio integerrimo europeismo, stabilendo che se si assume un debito, ancorché pluriennale, lo si deve caricare tutto sul primo anno.”;
ad appena un anno dall’avvio del Governo Prodi, si sta riproducendo la medesima situazione deficitaria trovata nel 2001, a conclusione del quinquennio 1996-2001: all’epoca maturarono 512 milioni di euro di debito per spese di logistica (affitti e mutui immobili per stazioni e caserme), che sono stati ripianati a partire dalla legge finanziaria del 2003, con un piano di rientro sul triennio; vi fu un depauperamento quantitativo delle Forze di polizia; il rinnovo contrattuale comportò una scarsa gratificazione retributiva; i mezzi erano antiquati e non venivano sostituiti in tempi accettabili;
sull’attuale entità del personale, è questa la conclusione del Ministro: “in questo momento, le tre forze di polizia principali sono mediamente il 10 per cento sotto organico. Non è un problema di una certa realtà piuttosto che di un'altra; il 10 per cento sotto organico significa, facendo la somma delle tre forze di polizia, che dovremmo assumere tra i 25 e i 30 mila poliziotti, carabinieri e finanzieri, decisione che non mi pare sia all'ordine del giorno, né che sia, del resto, possibile.”;
da un appunto depositato nella circostanza dallo stesso Ministro emerge che, con riferimento alle articolazioni centrali e periferiche del Dipartimento della Pubblica sicurezza, la quantità di auto e motoveicoli che hanno un impiego superiore ai sette anni, e che quindi necessitano di sostituzione, sono oggi:
il 43% della dotazione di autovetture specializzate;
il 30% della dotazione di autovetture di istituto;
il 49% della dotazione di autovetture di serie;
il 26% della dotazione di moto con colore di istituto;
il 48% della dotazione di moto con colore di serie;
il 54% della dotazione di veicoli per i servizi di ordine pubblico;
eppure gli approvvigionamenti non sono mancati negli anni precedenti. In particolare, dal 2004 al 2006, sulla scorta della disponibilità delle relative leggi finanziarie, sono state acquistate complessivamente (fonte: il predetto appunto): 135 vetture protette, 1401 vetture di serie per servizi infoinvestigativi, 492 vetture per servizi ordinari, 1035 vetture per il controllo del territorio, 155 vetture per servizi di rappresentanza, 143 veicoli per servizi di ordine pubblico. Per la gestione delle manutenzioni e per il carburante sono stati spesi:
38, 2 milioni di euro per il 2004;
47,5 milioni di euro per il 2005;
67,1 milioni di euro per il 2006 (accorpando una spesa a titolo di accisa di 20 milioni di euro, spesa in precedenza imputata ad altro capitolo).
Per il 2007 la legge finanziaria ha assegnato la somma di 27 milioni di euro: dunque, se la spesa per l’anno in corso resta invariata, sono necessari ulteriori 40 milioni di euro, pena l’impossibilità di circolare per assenza di carburante;
tutto ciò non è il frutto del caso, bensì è l’esito coerente di disposizioni che, fra l’altro, hanno previsto:
(commi 404–415 dell’articolo unico della legge finanziaria) la riorganizzazione degli uffici periferici dello Stato nell’ambito delle Prefetture/UTG, con la previsione di soppressioni e di accorpamenti;
(commi 420 e seguenti) la riduzione delle dotazioni organiche del personale utilizzato in funzioni di supporto (gestione risorse umane, sistemi informativi, servizi manutentivi/logistici, affari generali, provveditorati, contabilità) in misura non inferiore all’8% annuo; riduzione applicabile espressamente anche alle forze di polizia, che hanno dovuto prevedere piani di riallocazione del personale entro il 31 marzo 2007, pena l’impossibilità di procedere a nuove assunzioni;
(commi 430 – 435) la riarticolazione/ridislocazione dei presidi territoriali delle Forze di polizia, allo scopo dichiarato di perseguire il più razionale impiego delle risorse e la riduzione della spesa per locazioni/manutenzioni, ma in realtà sguarnendo il territorio, come sta avvenendo, di presidi essenziali;
(comma 508) l’accantonatamento e l’indisponibilità di una quota delle dotazioni dei Ministeri (inclusi Interno e Difesa), su cui il Ministero dell'economia e delle finanze, su proposta del Ministero competente, può operare perequazioni fra i diversi capitoli (solo per l’Arma dei Carabinieri ciò corrisponde a circa 23 milioni di euro);
(commi 514- 516) il blocco di nuove assunzioni oltre il massimo di 2000 unità complessive per le Forze di polizia, di cui 1316 riservate alla Polizia di Stato;
(comma 547) la disponibilità di soli 304 milioni di euro per il 2007 e 805 milioni di euro dal 2008 per i rinnovi contrattuali in corso di trattativa delle Forze di polizia e delle Forze armate, in tal modo garantendo aumenti medi mensili pro capite minimali;
questi dati costituiscono la più convincente e concreta smentita di quanto, all’inizio del percorso della legge finanziaria, aveva sostenuto il Ministro dell’economia Tommaso Padoa-Schioppa: “Non mi risulta che ci siano pericoli per la tutela della sicurezza a causa della finanziaria” (così nel corso della video-chat in onda sul "Corriere della Sera", rispondendo ad alcuni ascoltatori). “'L'Italia è uno dei Paesi che in proporzione ha le Forze dell'ordine fra le più numerose. Non credo si debba temere nulla” (ANSA, 13 ottobre 2006). In realtà, il riferimento al numero complessivo delle unità impegnate nel settore, confrontato con quello di altri Paesi, non tiene conto della circostanza che in altri Paesi il numero di unità impiegate nella sicurezza privata (gli istituti di vigilanza) è di tre o quattro volte superiore rispetto a quello italiano, e quello delle polizie locali supera abbondantemente il nostro. Gli effetti della legge fondamentale di bilancio per il 2007 sono stati invece quelli appena riportati, cui si affiancano tagli nei confronti del personale, a cominciare alla sensibile riduzione degli straordinari: a un semplice assistente della Polizia di Stato, per fare un esempio, sono stati sottratti 150 euro al mese per riduzione di straordinari, e ulteriori 50 euro netti in meno al mese derivano dall’aumento delle aliquote. Al contrario, al termine dei cinque anni del precedente Governo l’incremento stipendiale medio mensile per ogni unità di polizia è stato di circa 410 euro, sommando due rinnovi contrattuali, due code contrattuali e la riparametrazione;
è pertanto indispensabile che, in sede di compilazione del Documento di programmazione economica e finanziaria, e quindi nella prospettiva della redazione della prossima legge finanziaria, e prima ancora, utilizzando le risorse rese disponibili dal surplus di entrate fiscali:
vi sia una adeguata copertura del rinnovo contrattuale in corso per le Forze di polizia, riconoscendo la specificità del comparto e puntando ad adeguamenti stipendiali non simbolici;
si introduca la defiscalizzazione delle indennità operative;
si remuneri lo straordinario effettivamente prestato;
si finanzi il riordino delle carriere, bloccato per iniziativa del Governo, nonostante le assicurazioni di segno contrario fornite in Parlamento dai rappresentanti dello stesso esecutivo;
si provveda al mantenimento, e se mai all’ulteriore miglioramento, degli standard di spesa per la logistica, per i mezzi e per la manutenzione seguiti negli anni precedenti al 2007,
impegna il Governo:
a redigere il Documento di programmazione economica e finanziaria, in vista della prossima legge finanziaria, ad utilizzare le risorse rese disponibili dal surplus di entrate fiscali:
per finanziare significativamente il rinnovo contrattuale in corso per le Forze di polizia, riconoscendo la specificità del comparto e puntando ad adeguamenti stipendiali non simbolici;
per introdurre la defiscalizzazione delle indennità operative;
per remunerare lo straordinario effettivamente prestato;
per finanziare il riordino delle carriere, consentendone quanto meno l’avvio;
per coprire le lacune e le esigenze della logistica, dei mezzi della manutenzione a servizio delle Forze di polizia.