Atto n. 3-00445 (in Commissione)

Pubblicato il 6 marzo 2007
Seduta n. 119

FRANCO Paolo , POLLEDRI - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e del lavoro e della previdenza sociale. -

Risultando agli interroganti che:

il Governo, contro ogni regola sulle coperture di bilancio ed evitando i doverosi passaggi parlamentari, ha dato in questi giorni il via libera al condono agricolo previdenziale, anche se mascherato da atto amministrativo quale la svalutazione dei crediti della società pubblica detentrice dei titoli di credito cartolarizzati;

l’inadempienza nel versamento dei contributi previdenziali da parte di alcuni settori dell’agricoltura aveva indotto in passato ad attuare lo strumento della cartolarizzazione dei crediti tramite apposita società pubblica, al fine di agevolare e concretizzare la riscossione degli importi dovuti;

il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali Paolo De Castro, in risposta ad un’interrogazione parlamentare, ha sostenuto che: "lo sconto si dovrebbe attestare tra il 22 e il 29 per cento, in conseguenza della percentuale di adesione all'operazione" e che esiste "la convenienza per l'INPS e comunque per il mondo agricolo ad eliminare un contenzioso";

non possono risultare condizione sufficiente i disagi conseguenti ai procedimenti esecutivi avviati nei confronti dei contribuenti morosi;

l’operazione rappresenta una grave offesa per tutti coloro che hanno sempre onorato regolarmente i contributi previdenziali, quegli stessi che, probabilmente, d'ora in poi si vedranno espropriati anche del trattamento di fine rapporto, che confluirà, guarda caso, proprio nelle casse dell'INPS;

secondo quanto apparso sul quotidiano "Il Sole 24 ore" del 18 ottobre 2006, e in una documentazione depositata alle Camere dal Governo il 31 gennaio 2007, si apprende che sarebbe stato raggiunto l'accordo tra Unicredit Banca e Deutsche Bank con la SCCI (la sopra citata società del Tesoro alla quale l'INPS aveva ceduto l'arretrato di 5,7 miliardi di euro) per il riacquisto del pacchetto di debiti delle aziende agricole. Scrive Il Sole 24 ore: "Le modalità di estinzione del debito prevedono il pagamento in un'unica soluzione dell'arretrato, con un abbattimento del debito in un range che va dal 72% al 79%, oppure in una dilazione in un arco di 10 anni coperta da una fidejussione bancaria". Lo stesso quotidiano continua: "Resta top secret la cifra pagata dalle banche per rilevare i crediti cartolarizzati (...). Si può comunque dedurre che l'assegno staccato da Unicredit e Deutsche viaggi sugli 800 milioni. Il valore nominare dei crediti INPS è di 5,7 miliardi, ma quello di mercato è decisamente ridotto" e ancora: "una condizione che ha giocato a favore dell'iniziativa che, senza essere un condono, consente alle imprese agricole di saldare i conti con condizioni da condono";

il Consiglio di amministrazione dell’INPS ha emanato una delibera avente per oggetto la "Modifica dei termini e delle condizioni della 'Convenzione tra i creditori' relativa alla cessione dei crediti INPS alla S.C.C.I. S.p.A.". Di questa delibera, nella quale nulla si riscontra in termini di costi, si riporta solo la seguente premessa: "Valutata la convenienza e la congruità economica dell'operazione di cessione dei crediti agricoli nel portafoglio della SCCI dal momento che il corrispettivo offerto dalla banche, tra prezzo offerto per crediti ristrutturati e interesse economico sui crediti non ristrutturati, è anche migliorativo rispetto al valore economico dell'intero portafoglio così come stimato da KPMG"(…), "si esprime parere favorevole all'operazione”;

conseguentemente, l'INPS condona parte del proprio credito previdenziale agricolo,

gli interroganti chiedono di sapere:

1) quali siano gli originari importi di cartolarizzazione oggetto dell’operazione e quale sia il corrispettivo offerto dalle banche acquirenti;

2) quale importo sia stato effettivamente iscritto nel bilancio dell’INPS a seguito delle predette cartolarizzazioni e quali conseguenti introiti finanziari siano stati effettivamente riscossi dall’Istituto previdenziale;

3) se la società di cartolarizzazione SCCI S.p.A. benefici di garanzia dello Stato e se pertanto, il bilancio della stessa venga considerato parte del consolidato pubblico;

4) come il Governo intenda dare copertura, nel rispetto della legge di bilancio, al differenziale risultante dagli importi richiesti al punto 1), dato che la procedura di cartolarizzazione si è concretizzata tramite strumento legislativo e che tramite analogo strumento deve intervenire qualsiasi modificazione della stessa;

5) come possa il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali (nell’audizione presso la XIII Commissione (Agricoltura) della Camera dei deputati in data 14 novembre 2006) affermare che “lo strumento individuato per la soluzione della regolarizzazione contributiva in agricoltura abbia una natura strettamente privatistica e che il Governo, essendo estraneo rispetto agli accordi intervenuti tra i soggetti che hanno preso parte all’operazione può solo esercitare un ruolo di impulso e di stimolo” quando: la SCCI spa è totalmente di proprietà del Tesoro; è intervenuta delibera INPS (allegata alla documentazione depositata dal Governo in data 31 gennaio 2007 presso la XIII Commissione (Agricoltura) della Camera dei Deputati) che esprime “parere favorevole all’operazione per ciò che concerne gli aspetti economico finanziari” e determina “di trasmettere la delibera ai Ministeri vigilanti per la soluzione delle problematiche di carattere normativo relative agli aspetti contributivo-previdenziali”;

6) quale sia la posizione del Governo e del Consiglio di Amministrazione dell’INPS a fronte delle dichiarazioni rilasciate dal Presidente del Collegio dei Sindaci dell’Istituto previdenziale, Giuliano Cazzola, che risulta intenzionato, collegialmente con l’Organo presieduto, a trasmettere la documentazione alla Corte dei Conti, visto che il condono previdenziale oggetto della presente interrogazione risulterebbe una seria minaccia per i conti dell’Istituto, costretto a corrispondere il servizio previdenziale ad una amplissima platea che ha visto sostanzialmente ridotti gli obblighi contributivi;

7) quali saranno le condizioni del rapporto deficit/PIL italiano al manifestarsi di questo condono;

8) se gli organismi competenti dell’Unione europea, soprattutto quelli preposti alle verifiche della congruità dei bilanci degli Stati membri, siano stati resi edotti dell’operazione, tenendo conto della lettera che la Commissione europea, Direzione generale dell’agricoltura e sviluppo rurale, ha inviato al Rappresentante permanente dell’Italia presso l’Unione europea, avente ad oggetto la cessione dei crediti INPS ( pubblicata sul quotidiano "Italia Oggi" del 23 febbraio 2007).