Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-01409

Atto n. 4-01409

Pubblicato il 22 febbraio 2007
Seduta n. 114

CAPELLI - Al Ministro della pubblica istruzione. -

Premesso che:

in questi giorni la stampa nazionale ha dato notizia dei gravi problemi che affliggono decine di migliaia di supplenti temporanei, docenti e personale ausiliario tecnico e amministrativo, ai quali le istituzioni scolastiche pubbliche non sono in grado di pagare lo stipendio per mancanza dei fondi necessari;

tale situazione, conseguenza della politica dei "tagli" attuata nella XIV Legislatura, che ha portato ad una riduzione dei finanziamenti alle scuole che supera ormai il 50% rispetto alle dimensioni del 2001, costituisce negazione dell'elementare diritto a percepire in modi e tempi certi la retribuzione dovuta per una prestazione di lavoro, con l'aggravante che, in questo caso, la responsabilità ricade sul datore di lavoro pubblico;

le inevitabili difficoltà delle scuole a far fronte ai propri impegni finanziari sono state ulteriormente aggravate dall’imposizione dei tetti di spesa, previsti dalle leggi finanziarie per il 2003 e il 2005, su alcune voci di spesa, compresi i compensi per gli stipendi al personale supplente temporaneo, al punto che le stesse scuole hanno accumulato debiti fuori bilancio calcolabili ormai in oltre 300 milioni di euro;

la disastrosa situazione in cui versano i bilanci scolastici fa sì che sempre più spesso i dirigenti scolastici, in qualità di rappresentanti legali delle scuole, siano chiamati a rispondere in sede legale del mancato adempimento di obblighi contrattuali, con il risultato che, oltre a dover pagare quanto dovuto ai ricorrenti, le scuole devono anche farsi carico dei maggiori oneri rappresentati dalle spese giudiziarie;

risulta, inoltre, che il gestore del sistema informativo del Ministero della pubblica istruzione non aggiornerà il software fornito alle scuole per la gestione delle attività amministrative per adeguare le ritenute fiscali alla nuova curva delle aliquote entrata in vigore dal 1° gennaio 2007, se non a partire dal mese di aprile. Ciò comporterà un differimento ingiustificabile dei benefici fiscali a favore del personale supplente che poteva essere facilmente evitato, penalizzando lavoratori che già subiscono le durezze della precarietà. Va sottolineato, a tale proposito, che le inefficienze del sistema informativo spingono sempre di più le scuole ad utilizzare programmi gestionali acquistati direttamente sul mercato da fornitori privati che, diversamente dal gestore del sistema pubblico, hanno fornito tempestivamente gli aggiornamenti dei loro pacchetti applicativi;

l'utilizzazione dei fondi giacenti nelle contabilità speciali degli Uffici scolastici provinciali per il pagamento dei supplenti, annunciato in questi giorni dal Ministero della pubblica istruzione, se anche consentirà di affrontare il problema nell'immediato, non sembra in grado di assicurare per il futuro la necessaria regolarità nell'erogazione degli stipendi ai supplenti temporanei, sia per la già richiamata riduzione degli stanziamenti sia per la molteplicità degli oneri che sono posti a carico dei bilanci delle scuole;

accade, ad esempio, che nella voce "supplenze brevi" siano comprese supplenze di altra natura, quale la sostituzione di docenti assenti per maternità, che più opportunamente andrebbero poste a carico delle partite di spese fissa delle ex Direzioni provinciali del tesoro, talché, per circostanze del tutto casuali, per alcune scuole possono determinarsi imprevedibili, e a volte insormontabili, difficoltà finanziarie;

è noto, inoltre, che i meccanismi di determinazione della tassa per la rimozione dei rifiuti (TARSU) adottati dai comuni penalizzano fortemente le scuole che, solo per questa voce, hanno accumulato una esposizione debitoria nei confronti dell'ente locale ormai insostenibile;

si chiede di sapere:

quali iniziative di competenza il Ministro in indirizzo intenda assumere per assicurare un flusso di finanziamenti regolare nel tempo, adeguato a soddisfare le esigenze di funzionamento delle scuole e, allo stesso tempo, tale da garantire pienamente i diritti inalienabili del personale supplente;

quali iniziative di competenza il Ministro intenda assumere nei confronti di altri soggetti istituzionali (Enti locali, Ministero dell'economia e delle finanze, eccetera) per alleggerire i bilanci delle scuole da gravami economici che potrebbero essere agevolmente ridimensionati o trovare diversa attribuzione.