Atto n. 4-01314

Pubblicato il 13 febbraio 2007
Seduta n. 106

BULGARELLI - Al Ministro dell'ambiente e della tutela del territorio e del mare. -

Premesso che:

la vecchia discarica comunale di Olbia, in località Spiritu Santu, è esausta e ufficialmente dismessa dal 1991 ma dalla vasca di accumulo, negli anni successivi, in seguito allo spegnimento delle pompe di sollevamento, si è verificata una continua fuoriuscita di percolato, liquido altamente inquinante prodotto dalla decomposizione degli scarti; la discarica, infatti, anche se ormai esaurita, non è mai stata sottoposta a bonifica ai sensi di legge ed è origine anche del rilascio nell’ambiente di significative emissioni odorigene particolarmente moleste, oltre che di perdite cospicue di colaticcio, circostanza che ha determinato in più occasioni le proteste dei cittadini della frazione di Murta Maria;

la discarica comunale dismessa, proprio perché fonte di gravi perdite di sostanze nocive per l’ambiente, è stata destinataria nell’anno 2004 di un primo intervento di bonifica, con stanziamento da parte della Regione Sardegna al Comune di Olbia di 638.000 euro ma, a distanza di oltre due anni dallo stanziamento, non risulta che siano state eseguite le necessarie opere d risanamento ambientale; la pericolosità della vecchia discarica è stata certificata anche dal Piano regionale di bonifica che, tra i 404 siti da bonificare ubicati in Sardegna, la situa al quinto posto per priorità di intervento;

nel ottobre 2006 l’Assessorato all’ambiente ha richiesto alla Regione Sardegna lo stanziamento di 2.850.000 euro per bonificare l’area: il progetto prevede di sigillare la discarica con una copertura di terra e piante e la realizzazione di un sistema di drenaggio e canalizzazione delle acque; allo stato, si è in attesa che i lavori siano autorizzati dalla Regione;

si fa presente che nella stessa area è presente un impianto di smaltimento di RSU/RSA, regolarmente autorizzato con provvedimento n. 1045/IV/04, nel quale confluiscono i rifiuti provenienti dai comuni ubicati all’interno del bacino sub-ambito D2; tale impianto, gestito dal Cines (Consorzio Industriale Nord Est Sardegna), è tecnologicamente avanzato e non inquinante, in grado di trasformare i rifiuti in energia elettrica in proporzioni tali da assicurare l’illuminazione a un centro abitato da 5.000 persone; tale impianto potrebbe curare anche la bonifica e la messa in sicurezza dei la vecchia discarica comunale, con evidenti vantaggi anche sotto il profilo energetico,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno accertare, ad oltre 15 anni dalla sua dismissione, i motivi che hanno fin qui impedito la bonifica della vecchia discarica comunale;

se non ritenga urgente la messa in sicurezza dell’impianto, a tutela della salute della popolazione e dell’ambiente;

se non ritenga una soluzione valida, sotto il profilo ambientale, affidare i lavori di risanamento, previa verifica dei requisiti tecnologici, al Consorzio Industriale Nord Est Sardegna.