Pubblicato il 31 gennaio 2007
Seduta n. 97
ADDUCE - Ai Ministri del lavoro e della previdenza sociale, dello sviluppo economico e della salute. -
Premesso che:
il 15 dicembre 2006 la multinazionale del farmaco Pfizer ha comunicato a 440 Informatori scientifici del farmaco (ISF) l'avvio, a decorrere dal 1° febbraio 2007, della procedura di cessione di due rami d'azienda alla società Marvecs di Milano;
questa decisione ha suscitato il vivo allarme di tutti gli ISF interessati a tale procedura e di tutti i dipendenti della Pfizer Italia che, attualmente, sono circa 2.300, tra ISF e lavoratori degli stabilimenti di Latina, Ascoli Piceno, Pisticci e della sede di Roma poiché si tratta della terza procedura di cessione di ramo d'azienda nell'arco degli ultimi tre anni;
tale procedura, a giudizio dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, sta avvenendo senza alcuna garanzia rispetto al futuro occupazionale dei 440 ISF interessati, poiché la società cessionaria Marvecs è oggi prevalentemente una società di servizi che riceve commesse da aziende farmaceutiche in quanto non ha un suo autonomo listino di prodotti in grado di garantire una adeguata continuità lavorativa agli ISF Pfizer;
la suddetta procedura di cessione di ramo d'azienda rappresenta il tentativo da parte della Pfizer di cedere tutta la rete dei propri ISF senza adeguate garanzie occupazionali, rendendo così precarie figure professionali altamente qualificate;
tale obiettivo si è già chiaramente manifestato con la cessione di ramo d'azienda che la Pfizer ha operato a fine 2004, coinvolgendo circa 200 ISF, e a fine 2005, con l'ulteriore cessione di circa altri 200 ISF, tutti ceduti alla società Marvecs; questi lavoratori sono poi stati in gran parte rimpiazzati nel febbraio 2006 dalla Pfizer che ha proceduto all'assunzione di ISF con contratti a tempo determinato;
nel giugno 2006 la Pfizer ha chiuso il centro di ricerca di Gerenzano (Varese), acquisito pochi mesi prima dalla Bioserch, mettendo in mobilità 70 lavoratori altamente professionalizzati;
la Pfizer è la prima multinazionale farmaceutica in Italia, negli USA e nel mondo, che registra da oltre un decennio forti volumi di crescita, sia come fatturato che come utili netti, tanto da procedere a nuove acquisizioni di Società farmaceutiche in Italia e nel mondo (Parke-Davis, Warner Lambert, Pharmacia ed altre);
contro l'annunciata procedura di cessione di ramo d'azienda i lavoratori ISF della Pfizer e i lavoratori degli stabilimenti della Pfizer Italia si sono mobilitati con il sostegno delle organizzazioni sindacali Filcem CGIL, Femca CISL, Uilcem UIL, mediante due grandi assemblee tenutesi a Napoli il 10 gennaio 2007 e a Bologna l'11 gennaio 2007 con la partecipazione di oltre 1.200 lavoratori, che hanno espresso la loro netta e forte contrarietà, nel metodo e nel merito, ai progetti di dismissione aziendale;
il 15 gennaio 2007 si è tenuto un incontro tra le direzioni aziendali Pfizer e Marvecs e le organizzazioni sindacali nazionali e territoriali Filcem, Femca e Uilcem unitamente alla rappresentanza sindacale unitaria di Marvecs e ad una delegazione di ISF Pfizer, nell'ambito della procedura di cessione di due rami d'azienda riguardanti 440 lavoratori a decorrere dal 1° febbraio 2007;
tale incontro ha prodotto la forte insoddisfazione dei lavoratori Pfizer e delle organizzazioni sindacali in quanto l'azienda, nell'illustrare le ragioni delle sue decisioni, ha proposto tempi brevi di durata del negoziato, rinunciando, di fatto, a recepire qualunque ipotesi alternativa alla cessione dei tanti ISF del gruppo;
conseguentemente il 18 gennaio 2007 si è svolto uno sciopero di 8 ore di tutti i lavoratori Pfizer,
si chiede di sapere:
quali iniziative il Governo abbia finora assunto, o intenda assumere, per favorire il confronto tra l'azienda ed i sindacati, anche al fine di conoscere le prospettive industriali ed il ruolo della società Pfizer in Italia;
quali siano le valutazioni del Governo sui progetti della società Pfizer, in particolare in merito alla annunciata cessione del ramo d'azienda;
quali iniziative urgenti il Governo intenda altresì adottare a tutela della professionalità e dei livelli occupazionali degli ISF Pfizer, anche al fine di scongiurare il rischio di un pesante ridimensionamento dei siti produttivi e delle sedi della suddetta società.