Pubblicato il 15 novembre 2006
Seduta n. 73
ASCIUTTI - Al Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. -
Premesso che, per quanto risulta all'interrogante:
il Consorzio Agrario di Perugia, società cooperativa operante nel settore agricolo dal 1899, è stato sottoposto a procedura di liquidazione coatta amministrativa nel luglio del 1991, non solo a seguito del crollo di Federconsorzi, ma anche e soprattutto a seguito di una precedente gestione che aveva portato a ripetuti e consistenti risultati negativi nei bilanci dell’epoca, oltre che per presunte truffe, fra cui quella dei “vitelli d’oro” per la quale pende ad oggi giudizio penale in cui il Consorzio si è costituito parte civile;
nel 1994 fu nominato Commissario liquidatore Cristina Bertinelli, dottore commercialista, con un’accentuata formazione rivolta alla gestione e al risanamento aziendale;
da allora, grazie all’impegno costante e continuo del Commissario liquidatore, insieme a tutti i collaboratori del Consorzio Agrario, l’azienda è passata da uno stato di conclamata decozione e di tracollo economico, finanziario ed organizzativo, ad una situazione che nel tempo è andata sempre più migliorando, sia sotto il profilo economico e finanziario, sia sotto il profilo di una migliore e più efficiente gestione aziendale ed organizzativa, con consistente consolidamento dei positivi risultati ottenuti, delle quote di mercato e della crescente fiducia degli operatori del settore. Non solo: il progetto di ristrutturazione aziendale ha interessato anche la sistemazione di tutto il patrimonio immobiliare, procedendo alla dismissione di quello non più strumentale allo svolgimento dell’attività aziendale ed ottimizzando e ristrutturando quello indispensabile allo svolgimento dell’attività medesima;
il fatturato dell’azienda è passato da 17 milioni di euro del 1991 (data di messa in liquidazione dell’azienda) a 45 milioni di euro al 31 dicembre 2005;
operazioni di importanza determinante sono state effettuate per la migliore definizione dello stato del passivo del Consorzio Agrario di Perugia, passato da complessivi 66 milioni di euro all’inizio della liquidazione, a 116 milioni di euro a seguito di sentenze negative emesse in materia di debiti erariali, di debiti verso Federconsorzi ed importanti istituti bancari, e di recente ridotto, per effetto di importanti e significative transazioni, le ultime delle quali condotte nell’autunno 2005, agli attuali 51 milioni di euro, con contestuale riconoscimento e incasso di crediti rilevanti: senza questa riduzione e definizione dello stato del passivo di debiti privilegiati e chirografari di importo determinante, senza l’incasso di somme consistenti ed il riconoscimento di crediti, oggi non ci sarebbero i presupposti oggettivi idonei a poter elaborare un piano di uscita dell’azienda dall’attuale stato di liquidazione coatta amministrativa con una significativa proposta di concordato già predisposta e in atti presso gli uffici aziendali;
già il Commissario liquidatore dott. Bertinelli, dopo l’esito positivo delle transazioni condotte sullo stato del passivo e sull’accertamento e incasso dei crediti dell’attivo, aveva provveduto nel mese di marzo 2006 a nominare il commissario ad acta onde poter procedere con assoluta celerità alla presentazione della domanda di concordato ex art. 214 legge fallimentare, attraverso la quale traghettare l’azienda dallo stato di liquidazione coatta amministrativa al suo ritorno alla tanto auspicata gestione ordinaria, progetto definitivamente elaborato dall’azienda tenuto conto anche dei termini allora previsti al 30 settembre 2006 per la cessazione dell’esercizio provvisorio;
l’attuale momento di passaggio da una situazione di procedura concorsuale al ritorno ad una gestione ordinaria è per l’azienda particolarmente critico alla luce delle importanti e delicate definizioni che la stessa si accinge a intraprendere con interlocutori diversi e disparati fra di loro: l’autorità vigilante, il tribunale, i creditori, i dipendenti, i soci, e tutte le altre categorie impegnate a vario titolo ad avere rapporti diretti o indiretti con l’organismo di cui trattasi;
considerato che:
in data 30 ottobre 2006 il Ministero dello sviluppo economico di concerto con il Ministero delle politiche agricole, alimentari e forestali ha proceduto, nonostante il lavoro svolto e la situazione che il Consorzio si accinge ad affrontare, alla integrale sostituzione della terna commissariale con nomina di un Commissario liquidatore, avv. Maurizio Salari, completamente nuovo alle attuali strategie e problematiche del Consorzio Agrario di Perugia;
tale nomina non è stata in alcun modo preceduta da preavviso alcuno, anzi ha colto di sorpresa tutti coloro che sono vivamente interessati alle positive sorti aziendali, i quali speravano e caldeggiavano una riconferma del management esistente, peraltro assicurata e garantita da vari organismi coinvolti in tali questioni, per poter definitivamente traghettare l’azienda da una situazione di liquidazione coatta amministrativa al ritorno ad una gestione ordinaria,
si chiede di conoscere:
quali siano i motivi ed i criteri che hanno condotto ad una scelta di diverso ordine rispetto a quello preminente della continuità aziendale e del suo ritorno alla gestione ordinaria;
quali siano gli obiettivi e le finalità che tale nomina di rottura rispetto al passato intende perseguire.