Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00767

Atto n. 4-00767

Pubblicato il 25 ottobre 2006
Seduta n. 61

RUSSO SPENA , GAGLIARDI - Al Ministro dell'università e della ricerca. -

Premesso che:

il CNR è suddiviso in “Dipartimenti”, corrispondenti (come aree di aggregazione) agli antichi “Comitati Nazionali di Consulenza” con la differenza che attualmente i direttori e il relativo consiglio (nella sua quasi totalità) sono nominati dall’alto e non sono, come in passato, elettivi;

i Dipartimenti prendono - come è ovvio - il loro nome dalle aree disciplinari nelle quali svolgono la loro attività di ricerca,

si chiede di sapere:

se il Ministro sia a conoscenza del fatto che esiste nel CNR – per effetto della riforma del Ministro del precedente Governo Moratti - un unico Dipartimento al quale afferisce l’insieme delle aree di ricerca socio-economica, linguistica, storico-filosofica, giuridica, demografico-statistica, psicologica e delle politiche sociali al quale venne imposto il nome di “Dipartimento dell’Identità Culturale”;

quale sia il parere sull’opportunità di tale scelta non solo per il mancato riferimento alle discipline e per l’indicazione di una tematica, ma anche e soprattutto per il rimando all’orientamento politico al quale - in base al messaggio retorico del documento istitutivo - i ricercatori dovrebbero adeguarsi. In tale documento istitutivo, infatti, si può leggere che “L’astrazione dalla dimensione spaziale propria della rete informatica, ormai accessibile a tutti; i grandi flussi migratori, il confronto ed anche lo scontro, con altre identità culturali: sono questi i fenomeni che hanno fatto ‘esplodere’, nel comune sentire, il bisogno di identità. La riappropriazione, sempre più diffusa, di simboli identitari – la bandiera, l’inno, i luoghi della memoria nazionale – nel nostro Paese, a differenza di altri (Francia, Inghilterra), rimasti sepolti dalle macerie della guerra, ne è l’espressione di più immediata percezione”. Oppure che “Un Dipartimento su Identità Culturale trova la sua ragion d’essere e la sua attualità: non solo approfondimento e recupero delle radici, nelle sue diverse componenti, ma contributo per il futuro, apporto qualificato alla definizione di quella ‘unione’ europea, culturale, prima ancora che economica e politica. La valorizzazione delle differenti tradizioni connota il programma ed identifica i criteri da preservare”;

si chiede inoltre di sapere:

se il Ministro sia a conoscenza del fatto che il Dipartimento è suddiviso in ‘progetti’ la cui denominazione, nel sito CNR, cambia di tanto in tanto senza che nei documenti pubblici ci sia traccia delle decisioni alle origini del mutare della denominazione;

se sia al corrente del fatto che i Consigli di Dipartimento nel CNR dell’ex ministro Moratti e dell’attuale presidente Pistella prevedono, tra i rappresentanti dei ricercatori, una significativa quota di persone non elette - in contrasto con antica tradizione - dagli altri ricercatori, bensì nominati direttamente dal Presidente;

se sia a conoscenza del fatto che nel Dipartimento in questione quasi tutte le persone prescelte per tale funzione dal Presidente non provengono dall’interno del CNR, ma sono state fatte repentinamente “associare” (nel periodo immediatamente post-elettorale) agli istituti alla vigilia della loro nomina;

se sia noto al Ministro che tra questi neoassociati-neoricercatori-neoeletti, figura anche il prof. Angelo Maria Petroni nominato per tale responsabilità di rappresentante interno dei ricercatori CNR mentre era ancora Consigliere d’amministrazione della RAI e impegnato in altre attività istituzionali nelle quali era stato nominato dal precedente Governo;

se sia a conoscenza del fatto che - a fronte di un taglio drastico del 20-30% della dotazione ordinaria interna di bilancio rispetto all’anno precedente agli istituti del CNR - tagli che hanno gravemente colpito gli istituti di ricerca afferenti al “Dipartimento dell’identità culturale” - il Direttore di questo Dipartimento ha presentato al Consiglio scientifico generale del CNR il 1° giugno 2006 una richiesta di costituzione di alcune Unità di ricerca esterne su tematiche per le quali è già svolta all’interno del CNR ricerca di eccellente carattere. Tra queste richieste si ricorda l’istituzione di un'Unità di ricerca la cui responsabilità verrebbe attribuita ad una persona (peraltro membro del Comitato ordinatore del Dipartimento al momento della richiesta: un classico caso di finanziatore- finanziato). Ciò anche in considerazione del fatto che si tratta di cifre largamente superiori a quelle relative al finanziamento annuo di istituti afferenti al Dipartimento;

se - in mancanza di informazioni ufficiali reperibili dai siti CNR per gli incomprensibili, eccessivi e sospetti ritardi nella pubblicazione delle decisioni – tali richieste di costituzione di Unità esterne abbiano seguito il loro iter e abbiano avuto la loro approvazione o se sia ancora possibile, data la loro assoluta incompatibilità con criteri corretti di gestione delle risorse per la ricerca scientifica del CNR, intervenire per evitare che si determini un ulteriore uso improprio di risorse.