Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00666
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Atto n. 4-00666
Pubblicato il 5 ottobre 2006
Seduta n. 48
CASTELLI - Al Ministro della giustizia. -
Premesso che:
il Ministro della giustizia, nel corso di un’intervista rilasciata al quotidiano “Il Sole 24 ore” il 5 settembre 2006, ha dichiarato, tra l’altro, che, in merito alla richiesta di estradizione di 26 agenti della Cia indagati dalla Procura di Milano per la vicenda del rapimento di Abu Omar, la questione non era stata ancora affrontata dal Governo, ma che occorreva comunque farlo perché – testuali parole - “una decisione bisogna pur prenderla”;
l’egiziano Hassan Mustafa Osama Nasr, noto come l’imam di Milano Abu Omar, era indagato come sospetto terrorista islamico. Secondo la Procura di Milano, sarebbe stato rapito in strada a Milano il 17 febbraio 2003, portato nella base aerea in territorio italiano ad Aviano e trasferito in Egitto, dove sarebbe stato torturato. Del rapimento sarebbero responsabili 22 agenti della Cia;
i magistrati della Procura di Milano avevano avanzato una richiesta di estradizione dagli Stati Uniti di 22 agenti della Cia, nel novembre 2005, richiesta alla quale l’allora Ministro della giustizia non aveva dato seguito. Il Ministro della giustizia, infatti, in base al all’art. 720, comma 3, codice di procedura penale, ha potere discrezionale in ordine alla presentazione o meno di una domanda estradizionale ed al differimento o meno della presentazione;
nel medesimo periodo, il Procuratore aggiunto di Milano Armando Spataro annunciava che la Procura di Milano avrebbe ripresentato al nuovo Governo la richiesta di estradizione per i 22 agenti della Cia indagati per il rapimento di Abu Omar;
considerato che:
il 5 luglio 2006 il Sismi veniva coinvolto in un’indagine e veniva vagliato l’operato del capo del Servizio, generale Pollari; inoltre venivano arrestati Marco Mancini, direttore delle operazioni del Servizio segreto militare e il generale Gustavo Pignero; venivano accusati di concorso in sequestro di persona e abuso di potere nel caso del rapimento dell'imam Abu Omar; veniva sottoposta a perquisizione la redazione milanese di "Libero" e indagato Renato Farina come collaboratore della Cia;
il 20 luglio 2006, su richiesta del procuratore Spataro, il Procuratore generale di Milano Mario Blandini ha inoltrato formalmente al Ministro della giustizia una nuova richiesta di estradizione per 26 agenti della Cia coinvolti nel presunto sequestro dell'imam egiziano Abu Omar. La nuova richiesta coinvolge altri 4 funzionari della Cia per cui non era stata inoltrata domanda di estradizione precedentemente;
il 7 agosto 2006 il Ministro della giustizia ha firmato la relativa richiesta dei magistrati di Milano per estendere ai Paesi dell'Unione Europea le ricerche dei 26 agenti della Cia, accusati di aver rapito l'ex imam della moschea milanese di via Quaranta. Il Ministro ha segnalato i nominativi degli agenti americani al Ministero dell'interno per l'inserimento nel sistema Schengen. Si tratta di un atto dovuto, in applicazione della normativa sul mandato di arresto europeo, a cui aveva dato corso anche il predecessore, con riferimento ai primi 22 agenti della Cia indagati, per i quali, se dovessero mettere piede in uno dei 25 Paesi dell'Unione Europea, scatterebbe l'arresto,
l’interrogante chiede di sapere:
visto l’attuale silenzio sulla vicenda, se la necessità di arrestare i presunti rapitori di Abu Omar dipenda solo dall’orientamento politico del Governo in carica, e perché la Procura di Milano abbia tergiversato nel reiterare la richiesta di estradizione;
se il Ministro in indirizzo abbia ricevuto effettivamente la richiesta ufficiale di estradizione dagli Stati Uniti dei 26 agenti della Cia da parte della Procura di Milano;
in caso affermativo, quali iniziative intenda assumere in merito alla richiesta e in quali tempi.