Legislatura 15 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-00565

Atto n. 4-00565

Pubblicato il 26 settembre 2006
Seduta n. 38

RUSSO SPENA , BONADONNA - Al Ministro del lavoro e della previdenza sociale. -

Premesso che:

la Direzione centrale credito INPDAP ha comunicato che, a seguito del notevole incremento di domande di mutui ipotecari edilizi prodotte dall'utenza, lo stanziamento di bilancio per l'esercizio 2006 è esaurito; pertanto potranno essere istruite unicamente le domande presentate presso le sedi provinciali entro la data dell'11 luglio 2006. Le domande presentate dopo l’11 luglio 2006 non saranno riprese automaticamente in considerazione quando, con il nuovo esercizio, saranno stanziati i nuovi fondi, bensì sarà necessario ripresentare ex novo la richiesta di mutuo, producendo nuovamente la documentazione necessaria;

i tanti iscritti che contavano fiduciosi sul mutuo INPDAP per far fronte agli impegni presi per l’acquisto o la ristrutturazione della casa dovranno ora rivolgersi alle banche ed agli istituti finanziari e, poiché la comunicazione emanata dall’INPDAP di diniego delle istanze è stata emanata con notevole ritardo, molti di coloro che avevano presentato la domanda, cui ora non verrà dato corso, avranno con molta probabilità già avviato le procedure di acquisto ed avranno perciò scadenze ravvicinate da onorare e si vedranno costretti a contrarre prestiti non ipotecari con tassi di interesse elevatissimi;

in concomitanza con il rigetto delle domande di mutuo eccedenti rispetto ai fondi stanziati dall’INPDAP, la stessa amminstrazione deliberava a fine agosto un bando di gara che sostanzialmente provvedeva alla privatizzazione del servizio crediti attraverso l’affidamento alle banche. Tale privatizzazione del credito è l’ennesimo esempio di una politica manageriale, ormai in uso nella pubblica amministrazione, che organizza e gestisce i servizi senza curarsi di mantenere un livello di efficienza adeguato, fino addirittura a farli fallire, come nel caso specifico, in modo tale da dover giustificare “urgente” la loro consegna ai privati;

la privatizzazione del credito crea inoltre una disparità di trattamento tra chi ha acquistato legittimamente usufruendo delle condizioni dei mutui erogati dall’Ente e chi, invece, per fare lo stesso tipo di operazione, si troverà necessariamente a dover ricorrere ai mutui erogati dagli istituti di credito privati, con tassi che non potranno in alcun caso essere molto lontani da quelli di mercato;

considerato inoltre che, poiché il fondo che finanzia queste attività creditizie viene alimentato dai contributi di tutti i dipendenti iscritti all’INPDAP sarebbe quanto mai auspicabile una gestione dello stesso caratterizzata dalla massima trasparenza, accuratezza ed attenzione dell’impiego di dette risorse,

si chiede di sapere:

quali siano state le reali cause per cui si è venuta a determinare la carenza di fondi per far fronte alle richieste di credito, e soprattutto se ciò non sia direttamente ascrivibile ad imperizia, superficialità manageriale o addirittura non vi sia stata una pressione da parte degli operatori finanziari infastiditi da una fonte di finanziamento a tassi scontati come quella dei mutui erogati dall’INPDAP, che stava “inopportunamente” monopolizzando la domanda;

se i fondi di bilancio destinati alla Direzione centrale credito INPDAP siano esauriti perché dirottati, con poco trasparenti ed inaccettabili artifici contabili, verso altri capitoli di bilancio per sanare situazioni deficitarie altrimenti irrecuperabili;

se gli atti che sta attuando l’INPDAP possano essere considerati compatibili con le direttrici di politica economica e sociale adottata dal Ministro in indirizzo, soprattutto in relazione all’utilizzo di risorse finanziarie ottenute con il contributo dei lavoratori;

se il Ministro in indirizzo non ritenga di intervenire nei confronti delle decisioni adottate dall’INPDAP, a tutela dei lavoratori iscritti all’ente;

se non ritenga opportuno costituire a fini sociali un polo creditizio diretto ai dipendenti privati, attraverso l’istituzione di un analogo istituto gestito direttamente dall’INPS, in maniera da allargare veramente la platea dei potenziali beneficiari, a vantaggio anche del settore dei lavoro dipendente privato.