Pubblicato il 5 luglio 2006
Seduta n. 13
BENVENUTO - Al Ministro dell'economia e delle finanze. -
Premesso che:
in esito ad una lunga battaglia parlamentare condotta quasi esclusivamente dall'allora opposizione di centro-sinistra in difesa delle categorie più deboli degli inquilini degli immobili residenziali da dismettere degli enti previdenziali e in particolare dei cosidetti "occupanti senza titolo", il Governo pro-tempore fu obtorto collo costretto nel novembre 2005 ad inserire specifiche norme garantiste nell'articolo 7-bis del decreto legge 3 ottobre 2005, n. 203, convertito, con modificazioni, dalla legge 2 dicembre 2005, n. 248, consistenti da un lato nell'estensione, a determinate condizioni, dei diritti di opzione, di prelazione, di garanzia e di prezzo e dall'altro lato nella definizione bonaria delle eventuali posizioni debitorie;
ciò malgrado, il "Comitato inquilini senza titolo" aderente all'Unione inquilini, ha segnalato che «purtroppo vi è un notevole ritardo nell'applicazione del decreto-legge 203/2005 da parte degli enti, che solleva molte preoccupazioni da parte degli inquilini sanati dal decreto stesso. Inoltre (...) proseguono le gare d'asta per gli appartamenti occupati dai soggetti interessati e proseguono i tentativi di sgombero da parte degli enti per i suddetti soggetti»,
si chiede di conoscere:
se quanto segnalato dal "Comitato inquilini senza titolo" corrisponda al vero;
in caso affermativo, quali misure il Ministro in indirizzo intenda adottare per garantire l'effettivo rispetto da parte degli enti previdenziali delle richiamate disposizioni contenute nell'articolo 7-bis del decreto-legge n. 203 del 2005, convertito, con modificazioni, dalla legge n. 320 del 2005, in favore degli occupanti senza titolo degli immobili ad uso residenziale degli enti.