Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-10210
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Atto n. 4-10210
Pubblicato il 21 febbraio 2006
Seduta n. 961
SODANO - Ai Ministri della salute e dell'ambiente e per la tutela del territorio. -
Premesso che:
da notizie stampa si apprende la notizia di pecore contaminate dalla diossina analizzate dal laboratorio del CNR di Napoli;
gli animali contaminati dalla diossina presenterebbero un’elevata fragilità cromosomica in grado di produrre malformazioni genetiche. La conferma viene da una ricerca del laboratorio di citogenetica animale del CNR di Napoli pubblicata su «Mutagenesis», una rivista scientifica inglese;
al CNR si pensa che la diossina abbia potuto contaminare anche il latte materno. E si lancia un appello: non fermate la ricerca, anzi estendetela alle donne in allattamento. A essere stati analizzati sono stati 96 ovini di Acerra e Somma Vesuviana, il cui latte è risultato contaminato da elevatissimi valori di diossina;
dal sangue degli animali infetti è emersa un’instabilità cromosomica con valori elevatissimi: dalle 8 alle 15 volte rispetto a quella riscontrata negli ovini sani e 4 o 5 volte maggiori rispetto alle pecore contaminate da bassi livelli di diossina. In pratica i ricercatori hanno accertato la presenza di danni gravissimi alla struttura del DNA in grado di produrre malformazioni e l'insorgere di tumori;
la ricerca sugli allevamenti di Cannavacciuolo e di Allocca (originari di Somma Vesuviana) che per anni hanno pascolato nelle campagne tra Acerra e Casalnuovo è stata effettuata l'anno scorso. Lo studio (unico al mondo) sarebbe dovuto continuare per altri due anni ma si fermerà per mancanza di fondi. Il Comune di Acerra, l'unico ente che ha finanziato la ricerca con 25.000 euro, dirotterà da quest'anno i fondi per far fronte all'emergenza allevatori. Il gregge di Cannavacciolo, contaminato da oltre 50 picogrammi di diossina, si è ridotto dagli iniziali 1800 agli attuali 300 capi con continui parti di agnelli deformi. Nell'ultimo mese ai continui decessi inspiegabili degli ovini si sono aggiunti anche i raid misteriosi di malviventi che di notte ammazzano a colpi di lupara il bestiame. L'allevamento di Allocca (circa 40 picogrammi), invece, è stato completamente abbattuto per ordine delle autorità sanitarie;
non è certo che sia la sola diossina a provocare i danni ai cromosomi, potrebbero concorrervi anche altre sostanze tossiche presenti nell'ambiente, ma è sicuro che negli allevamenti maggiormente contaminati si verifichi una maggiore fragilità genetica. Dalle comparazioni fatte dal CNR tra l'atlante dei tumori in Campania e la mappa dei territori contaminati dalla diossina viene fuori che le maggiori percentuali di mortalità si verificano proprio nel Casertano e nel Napoletano,
si chiede di sapere:
quali provvedimenti intendano intraprendere i Ministri in indirizzo per tutelare la salute dei cittadini dell'area acerrana;
se non valutino di audire il CNR di Napoli per acquisire tutti gli elementi sulla grave contaminazione dell'ambiente e di animali da parte di diossina e di altri agenti nocivi nel territorio intorno alla città di Acerra.