Pubblicato il 8 febbraio 2006
Seduta n. 955
PIZZINATO , LONGHI , MUZIO , BATTAFARANO , MALABARBA - Ai Ministri della salute, del lavoro e delle politiche sociali, dell'istruzione, dell'università e della ricerca e dell'ambiente e per la tutela del territorio. -
Premesso che ogni anno in Italia la pregressa esposizione ad un cancerogeno come l’amianto (od asbesto) sta causando migliaia di decessi per mesotelioma ed altri tumori maligni (polmone, laringe, ecc) e che i mesoteliomi in Italia sono correttamente definiti malattie professionali assolutamente evitabili;
chiarito che per conoscere la reale diffusione ed origine del mesotelioma in Italia è stato istituito il Registro nazionale dei mesoteliomi (RENAM) (art. 36 del decreto legislativo 277/91), strutturato nei Centri Operativi Regionali (COR), i quali si stanno progressivamente diffondendo sul territorio nazionale;
precisato che i COR del RENAM permettono di effettuare con tempestività, completezza e rigore scientifico la rilevazione sistematica della casistica residente nelle regioni italiane, il monitoraggio clinico ed epidemiologico del mesotelioma nella popolazione, l’individuazione delle cause ambientali e lavorative del mesotelioma, l’analisi della relazione causale amianto-mesotelioma alla luce di altri fattori e la specifica identificazione ed analisi dell’area lavorativa, della mansione, del periodo, età, ecc. che ha dato inizio allo sviluppo di questo tumore maligno;
stabilito:
che la Liguria, specialmente nelle province di La Spezia e Genova, è tra le aree a più elevata incidenza e mortalità per mesotelioma nel mondo intero e che nel prossimo futuro, fino al periodo 2020, si stima un progressivo incremento in Liguria ed in altre aree industrializzate;
che per verificare, monitorare ed analizzare con sistematicità questo grave fenomeno, nel 1994 la Regione Liguria ha istituito presso l’Istituto Nazionale per la Ricerca sul Cancro di Genova (IST) il Registro mesoteliomi regionale, poi confermato come COR Liguria del RENAM, come deliberato nel 2003;
che il COR Liguria è stato:
a) tra i primi 5 COR italiani a produrre il primo report del Registro nazionale dei mesoteliomi (ed ora sta preparando il secondo report);
b) il primo Registro mesoteliomi riconosciuto dall’Associazione nazionale (AIRT) ed Internazionale (IACR) dei Registri tumori (International Association for Cancer Registries, dell’ International Agency for Research on Cancer, IARC);
c) capace di analizzare oltre 1500 pazienti, identificando molteplici esposizioni ad amianto correlabili al mesotelioma in differenti aree/mansioni quali quelle siderurgica, elettromeccanica, chimica, edilizia, marittima, portuale, ecc.;
d) operativo con soli 3 contratti a termine per espletare tutte le mansioni di identificazione dei pazienti, raccolta, selezione ed input dei dati clinici, sistematica anamnesi professionale ed ambientale dei pazienti, compilazione del questionario, input dei dati eziologici, analisi epidemiologica, produzione report, relazioni esterne, segreteria scientifica, bibliografia ed aggiornamento del sito web;
e) progressivamente impegnato in molteplici collaborazioni scientifiche, cliniche ed organizzative;
ricordato:
che per consolidare questa fondamentale attività di ricerca orientata alla salute pubblica, il COR Liguria è minacciato di riduzione dei contratti a termine dedicati al personale (4 persone), potenziale riduzione di autonomia scientifica ed organizzativa, non disponibilità di adeguato budget annuale;
che il COR Liguria è disponibile nel fornire il proprio know- how ad enti, strutture e soggetti interessati in aree nazionali ed internazionali per permettere un ammortamento delle possibili spese di gestione,
gli interroganti chiedono di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza della situazione relativa al Centro operativo regionale della Liguria e, in caso affermativo, quali iniziative abbiano assunto;
se non ritengano opportuno operare affinché il COR Liguria sia difeso e potenziato in modo proporzionato alle crescenti richieste provenienti da strutture scientifiche, amministrative, giudiziarie, sanitarie e non ultimo dagli stessi pazienti, come struttura indipendente e titolare di proprio budget atto a permettergli l’adeguata pianificazione pluriennale sotto il profilo ottimale delle risorse umane (4 collaboratori a tempo pieno) ed economiche, per rispondere alle specifiche esigenze operative di carattere sanitario, scientifico ed organizzativo;
se non ritengano altresì di fornire un quadro completo dei COR di tutte le Regioni italiane;
quali iniziative intendano assumere al fine di assicurare un organico di personale tecnico e scientifico adeguato alla fase di incremento di mesotelioma pleurico che avrà il suo picco nel 2020.