Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-10102

Atto n. 4-10102

Pubblicato il 1 febbraio 2006
Seduta n. 950

MORO - Al Ministro dell'interno. -

Premesso:

che in questi giorni è stato assegnato l'appalto per la gestione del centro di permanenza temporanea sito in Gradisca d'Isonzo, già adibito a caserma ora dismessa;

che l'inizio della attività è prossima in quanto si stanno completando gli ultimi interventi di finitura e di collaudo delle strutture e delle apparecchiature;

che la gara d'appalto è stata aggiudicata alla Cooperativa Minerva, con un preventivo a persona di 75,00 euro, di molto superiore a quello proposto da altre ditte concorrenti che, stando alle notizie di stampa, avevano preventivato un costo pro die e pro capite di 35,00 euro;

che la notevole differenza tra le offerte della ditta aggiudicataria e della ditta con il preventivo più conveniente ha causato sconcerto e la stampa ha diffusamente trattato l' argomento;

che la situazione dei centri di permanenza temporanea e dei costi di funzionamento degli stessi è stata oggetto di un approfondimento nell'ambito dei lavori del "Comitato parlamentare di controllo sull'attuazione dell'accordo di Schengen, di vigilanza sull'attività di Europol, di controllo e vigilanza in materia di immigrazione", con l'audizione della dottoressa Anna Maria D'Ascenzo nella sua qualità di Capo del dipartimento per le libertà civili e l'immigrazione del Ministero dell'interno, che ha avuto luogo nella seduta del 15 novembre 2005;

che la dottoressa D'Ascenzo, nel suo intervento, ha evidenziato come i costi praticati nei vari centri di permanenza temporanea subiscano differenze notevolissime, andando da 17,00 euro a 137,00 euro (espresse in lire 35.000 e lire 275.000) e che il Governo era intenzionato a stabilire criteri per rendere uniformi, per quanto possibile, i relativi costi sull'intero territorio nazionale,

l'interrogante chiede di sapere:

quali siano stati i criteri in base ai quali è stata scelta la ditta Minerva con un costo più che doppio rispetto ad un'altra ditta concorrente;

se non si ritenga opportuno verificare se corrisponda al vero che una ditta è stata oggetto di pressioni per ritirarsi dalla gara di appalto.