Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-09805

Atto n. 4-09805

Pubblicato il 6 dicembre 2005
Seduta n. 917

SODANO - Al Presidente del Consiglio dei ministri e ai Ministri dell'interno e della giustizia. -

Risultando all'interrogante che:

il segretario comunale del Comune di San Tammaro Adolfo Robustelli è stato raggiunto, nei primi giorni di novembre 2005, dalla misura cautelare interdittiva della sospensione dall'esercizio del suo ufficio, nell'ambito dell'attività investigativa finalizzata a far luce sugli episodi di cattiva amministrazione nel Comune di San Tammaro;

il segretario comunale sarebbe ritenuto responsabile, in concorso con altri facenti parte dell'amministrazione comunale di San Tammaro, dei reati di abuso d'ufficio e falso ideologico commessi da pubblico ufficiale in atti pubblici per aver rilasciato nel giugno del 2003, in assenza dei prescritti requisiti, autorizzazioni per l'apertura e la gestione di diversi centri di accoglienza per minori e madri in stato di disagio sociale (Serima), la società che faceva capo all'ex consulente del sindaco Raffaele Raucci, Rosanna Maione e al cognato Serinelli;

dall'inizio del 2005 ad oggi, altre persone sono state sentite dagli inquirenti e tra queste anche il segretario comunale per la questione relativa ad alcuni faldoni di fatture, scomparse e riapparse improvvisamente negli uffici del Comune;

più volte, nel corso di questi anni, parlamentari di diverse forze politiche hanno presentato atti di sindacato ispettivo in merito ad episodi di corruzione, di illegalità e di favoreggiamento della camorra nel Comune di San Tammaro, dove sono stati arrestati il sindaco Raffaele Scala, nonché Presidente del Consiglio provinciale di Caserta, Salvatore Ventriglia, assessore alle finanze, e Domenico Russo, dipendente del Comune di San Tammaro;

il suddetto Sindaco, l'Assessore e il dipendente sono stati arrestati con l'accusa di concussione in corruzione, confermata anche dal GIP; gli arrestati sono accusati di avere imposto tangenti ad un imprenditore, al quale veniva richiesto di pagare contemporaneamente «mazzette» ad amministratori e a camorristi;

a seguito dei fatti innanzi indicati, e di ulteriori accertamenti condotti, il Prefetto di Caserta, in data 16 gennaio 2004, provvedeva all'insediamento di una commissione di accesso agli atti, onde procedere ad una verifica della gestione amministrativa del comune di San Tammaro;

in data 16 giugno 2004 la predetta Commissione, all'esito dell'attività svolta, provvedeva ad inviare al Prefetto di Caserta apposita relazione finale, che, successivamente, veniva trasmessa al Ministero dell'interno, per la adozione dei provvedimenti di competenza;

ai primi di settembre 2004 il Ministero dell'interno richiedeva alla prefettura di Caserta, alla procura della Repubblica presso il Tribunale di Santa Maria Capua a Vetere ed alla procura della Repubblica presso la D.D.A. di Napoli una ulteriore integrazione della relazione già trasmessa;

a seguito di tale richiesta, ed in ottemperanza alla stessa, alla fine del mese di ottobre 2004 veniva trasmessa al Ministero dell'interno una ulteriore relazione integrativa,

si chiede di sapere:

se vi sia stato il provvedimento conclusivo del procedimento amministrativo, ai sensi dell'articolo 2, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 241;

quali siano le motivazioni del predetto provvedimento, ai sensi dell'articolo 3, comma 1, della legge 7 agosto 1990, n. 241;

nel caso di mancata adozione del predetto provvedimento, quali siano le motivazioni del ritardo ed in quali tempi certi il Ministro dell'interno intenda procedere alla definizione del procedimento stesso;

quali valutazioni diano i Ministri interrogati in merito alla vicenda sopra descritta e se non si ritenga opportuno e doveroso, da parte del Ministro dell'interno, procedere allo scioglimento del consiglio comunale di San Tammaro, dal momento che i reati contestati si ascrivono in un circuito di illegalità e non trasparenza della vita democratica della comunità.