Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-09775

Atto n. 4-09775

Pubblicato il 30 novembre 2005
Seduta n. 912

MENARDI - Al Ministro delle politiche agricole e forestali. -

Premesso:

che gli uffici del Corpo forestale dello Stato (C.F.S.) presenti nella Città di Cuneo erano, sino all’anno 2003, ubicati in locali in affitto di dimensioni poco adeguate, in due diverse sedi;

che nel 2002 l’Agenzia del demanio ha proposto al C.F.S. di utilizzare la Caserma “Camillo Pagliano”, sita in Cuneo, via Gobetti 18, sino ad allora sede della Guardia di finanza, di proprietà del Demanio dello Stato;

che nel dicembre 2003 il Demanio ha dato in consegna in uso governativo gratuito al C.F.S. la Caserma Pagliano, senza clausole o limitazioni (una porzione di un capannone è ancora in uso all’Agenzia delle entrate come archivio ed un capannone, con accesso indipendente, è in uso ai Monopoli di Stato). L’uso della Caserma ha consentito di sistemare in modo efficace e dignitoso gli uffici e, soprattutto, di programmare la realizzazione degli alloggi di servizio previsti dalle norme per il personale del Corpo;

che nei primi mesi del 2004 il C.F.S., dopo aver speso circa 130.000 euro (Bilancio Ministero delle politiche agricole e forestali) per adeguare uffici, magazzini, archivi e autorimesse, ha trasferito tutte le sue strutture nella Caserma. Nello stesso anno il Provveditorato alle opere pubbliche ha appaltato i lavori di installazione dell’ascensore (eliminazione barriere architettoniche) e di sistemazione dell’area esterna (giardino didattico per attività di educazione ambientale con le scuole);

che lo stesso Provveditorato si era reso disponibile a programmare la realizzazione degli alloggi di servizio, essenziali per garantire finalmente un organico stabile e consistente nella Città di Cuneo;

che nel dicembre 2004 - senza che venisse dato alcun preavviso agli uffici del Corpo Forestale - è stato pubblicato (Gazzetta Ufficiale n. 303 del 28.12.2004, supplemento ordinario) l’elenco dei beni ceduti al Fondo immobili pubblici, tra i quali risulta anche la Caserma Pagliano (il decreto in Gazzetta Ufficiale contiene un errore formale: cita un decreto direttivo del 17.9.2004, pubblicato in Gazzetta Ufficiale del 23.9.2004 in cui non è compresa la caserma);

che questa situazione crea gravi problemi poiché, se la struttura non è più di proprietà demaniale, non sarà possibile completare il programma di sistemazione definitiva della sede, con realizzazione degli alloggi;

che la Forestale continuerà quindi a pagare l’affitto per un capannone destinato a restare inutilizzato. In alternativa, dovrà rinunciare all’uso del capannone, con il rischio che tale struttura sia poi destinata ad altre attività poco compatibili con quelle del C.F.S., che è una Forza di polizia dello Stato (ai sensi della legge 36/2004), nonché Struttura Operativa Nazionale della Protezione civile (legge 225/1992);

che dal Comando provinciale del C.F.S. dipendono 17 Stazioni forestali e l’ufficio ha competenza su una provincia di circa 7.000 chilometri quadrati, comprendente 250 comuni;

che l’interrogante ha più volte interessato, invano, il Governo ed ormai da troppo tempo anche i funzionari stanno studiando le soluzioni idonee a risolvere questa situazione di disagio per le strutture del C.F.S. e di disservizio per l’utenza;

che per casi analoghi è stato emesso un provvedimento di permuta con altre strutture (si veda, da ultimo, il decreto del Ministero dell’economia e delle finanze del 16.9.2005 – Gazzetta Ufficiale n. 245 del 20.10.2005) a titolo di indennizzo per il Fondo immobili pubblici,

si chiede di conoscere quali provvedimenti si intendano adottare per consentire la piena operatività di una importante struttura di Protezione civile e di Polizia ambientale, garantendo il completamento del programma di adeguamento e ristrutturazione della Caserma forestale “Camillo Pagliano” di Cuneo e consentendo – in particolare – la realizzazione degli alloggi di servizio per il personale del Corpo forestale, previsti da leggi e regolamenti, alloggi indispensabili per garantire un organico dignitoso ed adeguato e dare finalmente un servizio ottimale alla cittadinanza.