Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-09337
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Atto n. 4-09337
Pubblicato il 15 settembre 2005
Seduta n. 863
LAURO - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e delle attività produttive. -
Premesso:
che da troppi anni in Italia si discute sulle politiche promozionali in campo turistico e sull'efficacia degli strumenti dedicati, con particolare riferimento all'Enit e al suo risultato utile;
che tali ragionamenti hanno condotto a una ristrutturazione del sistema di promozione turistica e all'annuncio di iniziative web per meglio organizzare l'intera offerta turistica nazionale;
che, secondo varie analisi, l'Enit spende oltre 10 milioni di euro, circa 20 miliardi di lire, per le attività promozionali all'estero;
che, però, recentemente si è avuta notizia di una procedura relativa a un bando di gara definito da molti "bando lampo";
che, infatti, ci si riferiva al bando per la scelta di una società di comunicazione a cui affidare la progettazione, la ideazione e la realizzazione della strategia con il relativo piano di comunicazione;
che detto bando lampo è stato reso noto intorno al 10 agosto 2005 dando soltanto 14 giorni di tempo per la presentazione delle offerte, in pieno periodo di ferragosto;
che, con molta amarezza, qualcuno ha sentenziato che il "bando lampo" è stato giustamente annunciato nella notte in cui cadono le stelle perché si è avuto soltanto il tempo di esprimere un desiderio senza poter attrezzare una proposta organica e attagliata all'obiettivo;
che, però, risulta all'interrogante che la pubblicazione del bando denuncia essa stessa il ricorso alla procedura ristretta e accelerata in quanto solo l'11 luglio sarebbe arrivato il via libera del Ministero delle attività produttive per il programma promozionale straordinario 2005;
che nel bando, firmato dal dirigente Eugenio Magnani, si precisa che l'offerta non può essere suddivisa in lotti;
che la campagna oggetto del bando andrebbe realizzata entro il 30 giugno 2006;
che non è possibile suddividere la commessa in lotti mentre possono partecipare le imprese come singole o raggruppate o in consorzi,
l’interrogante chiede di conoscere:
se il procedimento complessivo, comprese le parti iniziali e finali, relative e connesse, sia stato condiviso e verificato dal Ministero dell'economia e delle finanze e dal Ministero delle attività produttive e se abbia ricevuto nulla osta o gradimento o ratifica dal CIPE e dall'ICE;
se il procedimento si sia concluso e con quale esito;
quanti e quali imprese o consorzi abbiano presentato offerte;
come venga giudicata la procedura seguita dai Ministeri in oggetto;
se il bando nella sua forma ristretta e breve trovi corrispondenza nelle procedure previste dall'ordinamento interno e dalla legge comunitaria in materia di appalto;
se la frettolosa assegnazione di una tale commessa, peraltro con tempi e modi così anomali, non rischi di tagliare fuori dalla gara energie imprenditoriali e prodotti creativi particolarmente utili per il lancio promozionale del prodotto turistico italiano;
se vengano condivise le dichiarazioni del presidente di Federconsumatori, Rosario Trefiletti (Adn Kronos - economia, 10 agosto 2005, ore 19:24), che afferma: "c'è qualcosa nel metodo che non mi convince. L'esperienza ci dice che si tratta di forme poco 'comunicate' studiate per informare solo i bene informati";
quali iniziative siano state avviate per dare garanzia di trasparenza e rispetto dei criteri di efficacia, efficienza, certezza, convenienza alla procedura adottata per il bando di gara e per le sue risultanze;
il nominativo del responsabile del procedimento;
se e quando sia stata assegnata la gara e se sia possibile leggere la copia del verbale di apertura buste e assegnazione della commessa;
se si convenga sul fatto che la procedura adottata risulti de facto, per il momento di ferragosto e per le modalità e i termini fissati, del tutto semiclandestina;
se non sia il caso di procedere alla verifica dell'intero procedimento della gara di cui trattasi e prevedere altresì un esame della normativa vigente e precisando per legge limiti e vincoli per l'adozione di procedure così rapide e anomale in rapporto al periodo di ferie.