Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-09330

Atto n. 4-09330

Pubblicato il 15 settembre 2005
Seduta n. 862

DONATI - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e dell'economia e delle finanze. -

Premesso che:

l’art. 32 della legge 17 maggio 1999, n. 144 "Misure in materia di investimenti, delega al Governo per il riordino degli incentivi all' occupazione e della normativa che disciplina l'INAIL, nonché disposizioni per il riordino degli enti previdenziali", al fine di ridurre il numero e gli effetti degli incidenti stradali ed in relazione al Piano di sicurezza stradale 1997-2001 della Commissione delle Comunità europee, prevede la predisposizione, a cura del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale (PNSS), che attui gli indirizzi generali e le linee guida definiti con la procedura stabilita dalla norma citata e che venga attuato mediante programmi annuali;

la legge 23 dicembre 1999, n. 488 (finanziaria 2000), che reca limiti di impegno per l’attuazione dei programmi annuali, ha autorizzato gli Enti proprietari delle strade territorialmente competenti a contrarre mutui per la realizzazione degli interventi secondo criteri e modalità stabiliti con decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dell’economia e delle finanze;

il CIPE, con la delibera n. 100 del 29 novembre 2002, ha approvato il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale e, contestualmente, il suo primo programma annuale di attuazione, in conformità con quanto previsto dalla citata legge 17 maggio 1999, n. 144;

le risorse rese disponibili dalla già citata legge finanziaria 2000, attraverso l'accensione di un mutuo quindicennale, hanno previsto un co-finanziamento di 129 milioni di euro, che dovrebbero attivare investimenti complessivi per circa 310 milioni di euro per interventi in sicurezza stradale;

considerato che:

il CIPE, con delibera n. 81 del 13 novembre 2003, in conformità con la procedura prevista dalla legge 144/99, ha approvato il secondo programma annuale di attuazione del Piano Nazionale sulla Sicurezza Stradale;

la dotazione finanziaria di tale programma è pari a circa 155 milioni di euro e attiverà investimenti locali e regionali per un ammontare complessivo di investimenti pari a circa 370 milioni di euro;

in data 19 febbraio 2004 è stato emanato il decreto dirigenziale di impegno delle risorse finanziarie a favore delle Regioni che ha consentito alle stesse di definire i bandi e i programmi di assegnazione dei fondi a Comuni e Province;

in data 10 giugno 2004 è stato emanato il decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti di assegnazione dei fondi del programma strategico;

considerato, altresì, che:

con la legge finanziaria del 2004, su iniziativa del Ministero dell’economia e delle finanze, è stata prevista una semplificazione della procedura di trasferimento dei fondi relativi al PNSS (non più dallo Stato ai Comuni e alle Province che li usano per pagare i ratei di mutuo ma direttamente dallo Stato all’istituto di credito presso il quale Comuni e Province accendono il mutuo);

ad oggi tale procedura (che richiede un protocollo di intesa tra il Ministero dell’economia e la Cassa Depositi e Prestiti) non risulta definita puntualmente, con il risultato che i fondi del PNSS (primo programma, secondo programma, progetti strategici) sono bloccati da oltre un anno e ciò ha bloccato anche i finanziamenti stanziati da Comuni, Province e Regioni (circa 350 milioni di euro);

tale blocco produce effetti disastrosi sia sulla credibilità degli impegni di livello nazionale sia sui bilanci delle Amministrazioni regionali e locali, che hanno impegnato somme che da più di un anno giacciono in attesa che la “semplificazione procedurale” sia definita;

tenuto conto che:

il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti in data 22 luglio 2005 ha trasmesso, ai sensi dell'articolo 1, comma 4, del decreto legislativo 30 aprile 1992, n. 285, la relazione sulla sicurezza stradale aggiornata all'anno 2005;

la relazione riporta un confronto della spesa pubblica in sicurezza stradale per il periodo 2000-2001 con altri 4 Paesi europei (Francia, Finlandia, Svezia e Regno Unito), dal quale appare notevolmente inferiore la cifra pro capite destinata dall'Italia rispetto agli altri 4 Paesi: mentre, infatti, gli altri Stati europei prevedono una spesa pro capite tra i 30 e i 40 euro annui, tale stima si attesta intorno ai 10 euro pro capite l'anno per l'Italia;

la stessa relazione annovera, tra le criticità riscontrate nell'attuazione del PNSS, le procedure di acquisizione delle risorse da parte dei soggetti destinatari dei finanziamenti, che si sono rivelate estremamente lunghe e complesse, e evidenzia come, "se si vuole consentire alla Regioni, Province e Comuni investimenti rapidi ed efficienti occorre utilizzare meccanismi di allocazione delle risorse affatto diversi e radicalmente più snelli";

il costo economico in termini di danni a beni e a persone degli incidenti stradali nel 2002 è stato pari a circa 34.000 milioni di euro;

il Piano Nazionale della Sicurezza Stradale si propone di ridurre gli incidenti stradali e il loro costo ad un tasso del 7% annuo e che tale riduzione comporta un "risparmio" di oltre 2.200 milioni di euro ogni anno, per ottenere il quale è stato attivato un investimento di circa 340 milioni/anno;

considerato inoltre che:

con delibera del 23/12/04 la Regione Lombardia ha approvato i progetti ammessi a cofinanziamento per il programma attuativo 2003 del PNSS, attribuendo le risorse e definendo le relative graduatorie;

a seguito dei bandi regionali la Regione Lombardia ha assegnato cofinanziamenti a 8 progetti presentati dal territorio mantovano (5 proposti dalla Provincia di Mantova e 3 dai Comuni di Curtatone, Viadana, Virgilio, Mazzuolo e Pieve di Coriano);

il costo complessivo di tali interventi (6 infrastrutturali per la realizzazione di rotatorie e 2 di sensibilizzazione) ammonta complessivamente a 4.620.000 euro con un cofinanziamento pari ad 1.896.000 (41%);

tali interventi rivestono una fondamentale importanza per risolvere alcune situazioni di pericolo e di disagio per l'incolumità dei cittadini e per garantire in tempi brevi un effettivo miglioramento delle condizioni di sicurezza stradale del territorio mantovano (ad esempio l'intervento previsto nel comune di Pieve di Coriano che prevede la realizzazione di una rotatoria tra la strada provinciale n. 43 e la strada provinciale n. 12 nei pressi dell'ospedale di Destra Secchia, indispensabile per garantire la sicurezza degli utenti e per facilitare l'accesso alla struttura ospedaliera);

ad oggi, come per altri progetti regionali, malgrado le convenzioni siano state sottoscritte dai soggetti interessati, gli interventi finanziati nel territorio mantovano, pronti per essere appaltati o attivati, risultano bloccati poiché non è possibile contrarre mutui né con la Cassa Depositi e Prestiti, né con ogni altro Istituto Bancario,

si chiede di sapere:

alla luce delle criticità sopra illustrate, se il Ministro competente non intenda adottare immediatamente il protocollo di intesa con la Cassa Depositi e Prestiti al fine di rendere immediatamente disponibili e utilizzabili i fondi necessari ad attuare il primo programma, il secondo programma ed i progetti strategici del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale;

se corrisponda al vero che il blocco dei fondi destinati all'attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale abbia determinato anche il blocco dei finanziamenti stanziati da Comuni, Province e Regioni che ammontano a circa 350 milioni di euro;

quali siano le motivazioni tecniche e/o economico-finanziarie che hanno indotto il Governo a non destinare alcun finanziamento per l'attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale con le leggi finanziarie 2004 e 2005;

se il Governo, anche alla luce dei dati riportati nella "Terza relazione sulla sicurezza stradale", intenda destinare, già a partire dalla prossima legge finanziaria 2006, adeguati finanziamenti per l'attuazione del Piano Nazionale della Sicurezza Stradale.