Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02254

Atto n. 3-02254

Pubblicato il 14 settembre 2005
Seduta n. 860

ZAPPACOSTA - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro per i beni e le attività culturali. -

Premesso che:

nella notte fra il 2 e il 3 giugno 2005 improvvisamente è crollata una parte della biblioteca provinciale “A.C. De Meis” di Chieti, durante i lavori di adeguamento e di ristrutturazione della struttura stessa e per pura casualità si è evitato un tragico bilancio di vittime (fino al giorno prima l’ala crollata aveva ospitato parte del personale e le maestranze del cantiere);

con il crollo sono finiti fra le macerie migliaia di volumi, anche rari, che sono a tutt’oggi, nonostante il dissequestro del cantiere da parte della magistratura, sotto laterizi e calcinacci, con l’azione del dilavamento dovuto alle numerose precipitazioni e, comunque, sotto l’azione degli agenti atmosferici che stanno deteriorando libri e materiale documentario di inestimabile valore;

le amministrazioni locali, Provincia (proprietaria dell’immobile) e Comune, al di là di qualche timida iniziativa (incontro con il Ministro per i Beni e le attività culturali), non hanno certamente brillato per le iniziative da intraprendere con somma urgenza, in particolare il recupero del patrimonio librario ancora fruibile ed in buono stato e la individuazione di una sede adeguata, soprattutto nella imminenza della ripresa dell’anno scolastico;

gli organi di informazione locali hanno recentemente comunicato con grande evidenza che la Provincia di Chieti si apprestava, finalmente, a far data dal 22 agosto, ad iniziare i lavori di sgombro delle macerie e recupero dei libri, con l’utilizzo di operatrici meccaniche, ma all’improvviso le operazioni sono state imprevedibilmente rinviate,

si chiede di sapere:

se si ritenga opportuno far intervenire il Dipartimento per la Protezione Civile per il recupero del patrimonio librario che rischia di essere irrimediabilmente perduto, soprattutto perché tale recupero necessita di alti livelli di specializzazione, in condizioni di estrema sicurezza;

se si intenda intervenire direttamente nel caso specificato a tutela del patrimonio culturale, sollecitando, tra le diverse ipotesi emerse, la più rispondente alle necessità ed esigenze, che potrebbe essere rappresentata dall’acquisizione dell’ex Ospedale Civile, di proprietà della Asl, dotato di ampi spazi e di numerosi parcheggi, e utilizzabile da altri enti dipendenti dal Ministero per i beni e le attività culturali.