Atto n. 4-01965

Pubblicato il 1° aprile 2025, nella seduta n. 289

BORGHI Enrico, PAITA, SCALFAROTTO, FURLAN, MUSOLINO, FREGOLENT - Ai Ministri dell'interno e della difesa. -

Premesso che:

il Joint research centre (JRC) della Commissione europea situato a Ispra, in provincia di Varese, rappresenta il terzo sito di ricerca della Commissione europea per grandezza dopo quelli di Bruxelles e Lussemburgo;

il sito è stato fondato sulla sponda lombarda del lago Maggiore come centro di ricerca nucleare nel 1960 ed è attualmente considerato uno dei principali campus di ricerca in Europa, dotato di numerosi laboratori e infrastrutture di ricerca in ambiti strategici sia ai fini civili che per la sicurezza;

la zona del sito ospita inoltre diverse strutture sensibili, tra le quali alcuni stabilimenti di Leonardo S.p.A., dove si producono elicotteri anche militari, e il quartier generale del Nato rapid deployable corps di Solbiate Olona;

il JRC, attualmente impegnato nel progetto “Drone project”, filone di ricerca relativo agli aspetti di sicurezza dell’utilizzo dei droni, ha individuato tramite il proprio sistema di rilevazione un drone di probabile fabbricazione russa, solitamente dotato di strumenti capaci di riprendere ad alta risoluzione degli obiettivi anche in situazioni di scarsa visibilità e di creare mappature tridimensionali che, come rilevato dai ROS dell’Arma dei Carabinieri nella relazione sulle indagini, avrebbe sorvolato la no fly zone attiva nell'area per cinque volte nell’arco di cinque giorni;

alcuni organi di stampa riferiscono che, secondo operatori del settore della sicurezza, il velivolo rilevato nell’area del JRC non avrebbe un'autonomia tale da permettere di coprire lunghe distanze, pertanto si suppone che esso sia stato lanciato e telecomandato da una base non distante dal luogo degli avvistamenti;

il Drone project è uno dei progetti UE più avanzati per la difesa in ambito cyber, e ha l’obiettivo di esaminare le tecnologie anti drone e la loro applicazione ai fini della sicurezza dei cittadini;

il sorvolo di strutture sensibili e coperte da vincoli di sicurezza nazionale e UE impone la necessità di condurre verifiche per garantire la tutela della sicurezza comunitaria e nazionale,

si chiede di sapere:

perché non siano state attivate tempestivamente le necessarie misure di protezione per le infrastrutture strategiche citate;

se i Ministri in indirizzo abbiano già attivato delle contromisure atte a preservare le informazioni strategiche dalle eventuali azioni di spionaggio da parte di attori interni ed esterni.