Pubblicato il 1° aprile 2025, nella seduta n. 289
MAZZELLA, ALOISIO, PIRONDINI, NATURALE, BEVILACQUA, DI GIROLAMO, GUIDOLIN, DAMANTE, LICHERI Sabrina, LOREFICE, FLORIDIA Barbara, NAVE - Ai Ministri per le disabilità e delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che:
il 22 gennaio 2025 è stata inaugurata la stazione della Circumvesuviana a Sant'Agnello (Napoli), a seguito di una ristrutturazione durata molti anni. Il fabbricato, demolito per poi essere ricostruito totalmente, è stato dotato di nuovi servizi tra cui l'ascensore per persone affette da disabilità;
come dimostra un video, subito dopo l’inaugurazione (che ha visto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca tagliare il simbolico nastro) un ascensore fermo ha impedito l'accesso a un ragazzo in carrozzina atteso che, come riferito a “il Fatto Quotidiano” dall’Ente autonomo Volturno S.r.l., l’ascensore è ancora privo di collaudo;
durante l'inaugurazione, ad avviso degli interroganti probabilmente per fini meramente propagandistici, l'ascensore avrebbe funzionato ugualmente, mettendo potenzialmente a repentaglio l’incolumità di quanti hanno, e avrebbero potuto, usufruirne, compresa la portavoce del sindaco che, temporaneamente disabile, lo ha utilizzato;
considerato che:
come sancito dalla direttiva ascensori 2014/33/UE e dal decreto del Presidente della Repubblica n. 162 del 1999, modificato dal decreto del Presidente della Repubblica n. 8 del 2015 e successivamente dal decreto n. 23 del 2017, ogni ascensore deve essere progettato e installato nel rispetto dei requisiti essenziali di sicurezza e salute fissati dalla normativa vigente. La normativa comunitaria si applica agli ascensori in servizio permanente negli edifici e nelle costruzioni destinati al trasporto di persone;
per far utilizzare un ascensore in sicurezza e senza rischi per la salute, è necessario effettuare il collaudo e ottenere l’agibilità, presentando un’accurata documentazione ed effettuando tutte le operazioni di verifica della conformità sia dell’impianto che dell’intero edificio in cui avviene l’installazione. Il certificato di collaudo dell’ascensore ha l’obiettivo di accertare la conformità dell’impianto a svolgere le funzioni per cui è stato installato. Per dimostrare la conformità dell’ascensore è obbligatorio presentare al Comune e alla ASL una serie di documenti che dimostrino il rispetto dei requisiti richiesti dalle norme;
per rendere effettivo il collaudo dell’ascensore bisogna ottenere anche il certificato di collaudo statico, emesso solo se rispettate tutte le informazioni contenute nel capitolo 9 delle norme tecniche per le costruzioni del 2018. Dopo aver esaminato la documentazione consegnata per la messa in esercizio, l’installatore e l’ingegnere procedono con un sopralluogo volto a verificare il corretto funzionamento dell’impianto con prove e controlli. Il report si chiude con la firma del collaudatore e delle persone che hanno partecipato alla visita. A questo punto, il proprietario dell’ascensore ha 10 giorni di tempo per comunicare al Comune di competenza l’avvenuto collaudo dell’ascensore per l’agibilità. Tale passaggio è fondamentale per utilizzare l’impianto;
in particolare, se si desidera rendere conforme l’ascensore all’utilizzo delle persone con disabilità, è importante tenere conto dei requisiti minimi di larghezza e di lunghezza e anche delle misure specifiche delle porte e di tutti gli elementi che caratterizzano l’ascensore, come la pulsantiera, il tempo e la modalità di apertura delle porte, per consentire un accesso agevole alla carrozzina o a sistemi di deambulazione indicati nella legge n. 13 del 1989,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo siano a conoscenza dei fatti esposti;
se il Ministro per le disabilità ritenga che siano stati lesi i diritti dei disabili e se ritenga di intervenire, nel perimetro delle proprie competenze, per potenziare l’abbattimento delle barriere architettoniche nelle stazioni ferroviarie campane;
se il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti ritenga di attivarsi nelle opportune sedi di competenza al fine di verificare se risultino violazioni alla normativa di riferimento.