Atto n. 3-01760

Pubblicato il 13 marzo 2025, nella seduta n. 285

BILOTTI - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

attorno alle due del mattino del 10 marzo 2025, a Castel San Giorgio (Salerno) un grave episodio di violenza ha scosso la comunità locale: un ordigno artigianale ad alta potenzialità è stato fatto esplodere davanti al portone principale del Municipio, creando, secondo quanto riportano le fonti di stampa, danni strutturali all'edificio, alla facciata e alle finestre di alcuni uffici al piano terra, nonché alle abitazioni circostanti;

sul posto sono prontamente giunti i carabinieri con il nucleo artificieri dei vigili del fuoco e gli agenti della Polizia municipale. Secondo le prime ricostruzioni, l'ordigno sarebbe stato lanciato da un individuo incappucciato, a bordo di una moto di grossa cilindrata, che si è dato alla fuga immediatamente dopo l'attentato. Le indagini sono in corso per identificare i responsabili;

questo non è il primo episodio di intimidazione a Castel San Giorgio. Due anni fa, un altro ordigno esplose davanti all’abitazione della sindaca Paola Lanzara: per fortuna, anche allora, non vi furono feriti, ma l’ordigno causò danni al portone dell'edificio, fece saltare due tombini e colpì anche alcune auto parcheggiate lungo la strada. Tale sequenza di eventi evidenzia un preoccupante clima di tensione e insicurezza che grava sugli amministratori locali e sulla comunità;

considerato che il rapporto “Amministratori sotto tiro”, pubblicato annualmente da “Avviso Pubblico”, nella sua edizione 2023, ha certificato come gli amministratori della Campania siano stati quelli più colpiti da minacce e atti intimidatori, subito dopo quelli della Calabria. In particolare, costoro hanno subito 39 atti in un anno, 5 dei quali in 5 differenti comuni del salernitano,

si chiede di sapere:

quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda intraprendere per garantire la sicurezza degli amministratori locali e dei cittadini di Castel San Giorgio, alla luce dei ripetuti atti intimidatori che hanno colpito il territorio;

se non ritenga opportuno avviare un'indagine approfondita, anche a livello nazionale, sulle reali dimensioni, condizioni e cause delle intimidazioni nei confronti degli amministratori locali;

se non ritenga necessario potenziare le risorse destinate alla sicurezza dei comuni colpiti da atti intimidatori, anche attraverso l’impiego di tecnologie avanzate di videosorveglianza e il rafforzamento della presenza delle forze di polizia sul territorio.