Pubblicato l'11 marzo 2025, nella seduta n. 283
GASPARRI, TERNULLO, DAMIANI, DE ROSA, FAZZONE, GALLIANI, LOTITO, PAROLI, RONZULLI, ROSSO, SILVESTRO, TREVISI, ZANETTIN - Al Ministro per gli affari europei, il PNRR e le politiche di coesione. -
Premesso che:
il Senato, in sede di discussione del disegno di legge di conversione in legge del decreto-legge 27 dicembre 2024, n. 202, recante disposizioni urgenti in materia di termini normativi, ha accolto un ordine del giorno in 1ª Commissione permanente (G/1337/49/1, testo 2) a firma Fazzone, Ternullo, De Priamo, che evidenzia come la produzione di energia idroelettrica sia una delle più importanti fonti di energia rinnovabile e programmabile, e svolga un ruolo strategico per garantire l'indipendenza e la sicurezza energetica nazionale;
la Commissione europea nel 2021 ha archiviato le procedure di infrazione avviate contro alcuni Stati membri, fra cui l'Italia, per presunta violazione della Direttiva Servizi 2006/123/CE (cosiddetta "Bolkestein") e dell'art. 49 del Trattato sul funzionamento dell'Unione europea, in quanto non v'era concorrenza da garantire, vista la stagnazione degli investimenti nel settore idroelettrico. Di questi Stati solo l'Italia ha modificato la propria normativa in senso ancor più concorrenziale, mentre gli altri hanno fin dall'inizio difeso le rispettive discipline. Manca quindi, a livello europeo, una normativa uniforme;
molti Paesi non prevedono alcuna procedura competitiva e le concessioni vengono rinnovate ai concessionari uscenti. Questa assenza di uniformità e soprattutto l'assenza di reciprocità rispetto a Paesi extra europei rappresenta una evidente criticità per gli operatori nazionali, in quanto da una parte non consente loro di competere per l'assegnazione di asset stranieri che vengono assegnati, spesso senza la previsione di scadenza alcuna, ad operatori locali, e dall'altra potrebbe esporli alla perdita di propri asset;
in questo contesto, l'Italia è l'unico Paese europeo ad aver avviato procedure concorrenziali che hanno stimolato, e stimoleranno, l'interesse e la partecipazione di operatori europei e non europei. Nello svolgimento delle prime gare, oltre a numerosi e articolati ricorsi proposti da diversi soggetti per oggettive criticità delle discipline di gara, si è manifestato il forte interesse di operatori europei e non europei: l'Italia rischia di perdere una parte essenziale di un settore strategico in termini energetici, ambientali e di sostenibilità,
si chiede di sapere se, come richiesto dall’impegno dell’ordine del giorno citato in premessa, siano state avviate in Europa tutte le opportune interlocuzioni, al fine di tutelare la filiera italiana dell'idroelettrico e quale siano le soluzioni prospettate.