Pubblicato l'11 marzo 2025, nella seduta n. 283
ROJC, CAMUSSO, RANDO, BASSO, ROSSOMANDO, VERINI, NICITA, LA MARCA, ZAMBITO, IRTO, ALFIERI, FRANCESCHELLI, DELRIO, ZAMPA, GIACOBBE - Al Ministro della difesa. -
Premesso che:
il DOGE, Dipartimento per l’efficienza del governo degli Stati Uniti, ha inviato, il 3 marzo 2025, sull’onda della direttiva di Elon Musk preannunciata il 27 febbraio da un memorandum del segretario della Difesa Pete Hegseth, diverse mail a dipendenti americani e italiani della base NATO di Aviano (Pordenone) e di altre basi dislocate nel nostro Paese, con le quali viene richiesto, in cinque punti, di presentare l’attività che hanno svolto la settimana precedente;
nella base militare americana di Aviano lavorano ben 768 cittadini italiani, dei quali 151 nel comparto commerciale che fa capo all’Army and Air Force Exchange Service (AAFES), una ventina nel settore scolastico, i restanti nei servizi del 31° Fighter Wing;
dopo aver creato non poco sconcerto tra i riceventi, le organizzazioni sindacali si sono prontamente attivate per un confronto a livello nazionale, in cerca di verifiche e indicazioni da dare in risposta alle perplessità dei propri iscritti;
i segretari nazionali della FISASCAT CISL, Aurora Blanca e Emilio Fargnoli della UILTuCS, hanno successivamente scritto al presidente della Commissione negoziale interforze statunitense (JCPC) chiedendo espressamente di illustrare le loro decisioni e motivazioni, visto che la forza di lavoro locale è sempre stata esclusa da eventuali benefici economici per ragioni giuridiche;
inoltre, ai dipendenti delle basi NATO in Italia, sempre per decisione del DOGE, è stato disposto il blocco per 30 giorni delle carte di credito;
è stato altresì comunicato alle segreterie nazionali dei sindacati di categoria anche il blocco delle assunzioni di civili italiani, fino a data da destinarsi, nelle basi americane in Italia,
si chiede di sapere:
se il Governo italiano sia innanzitutto a conoscenza di tale blocco davvero inopinato a giudizio degli interroganti e se intenda restare inerte di fronte a segnali fortemente preoccupanti per la sorte di pezzi rilevanti della difesa europea o se, viceversa, intenda prendere posizione nei confronti dell'amministrazione statunitense a guida Trump per capire se e in quale grado ci sarà un disimpegno delle forze strategiche dalle basi NATO in Italia e ad Aviano in particolare;
come intenderà accompagnare un’eventuale ridislocazione americana con risorse dirette al fine di evitare un contraccolpo insostenibile per tutta la Destra Tagliamento e l'intero Friuli-Venezia Giulia.