Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02227
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Atto n. 3-02227
Pubblicato il 25 luglio 2005
Seduta n. 851
DE PETRIS - Ai Ministri del lavoro e delle politiche sociali, dell'economia e delle finanze e delle politiche agricole e forestali. -
Premesso che:
dal 1963 Inalca S.p.a. è leader assoluto in Italia e tra i primi in Europa nel settore delle carni bovine;
Inalca, oltre a realizzare la prima fase di trasformazione tipica dell’ industria di macellazione (mezzene, quarti, tagli freschi e surgelati), realizza prodotti commercializzati con il marchio Montana (prodotti porzionati, macinati, panati, precotti, prefitti e grigliati, carne in scatola, hamburger ed estratti di carne);
Inalca S.p.A. ha aperto in Italia ben sette stabilimenti di produzione, oltre ad altri due che sono all’estero, il primo in Russia, in partecipazione nella società A. O. Konservni, il secondo in Angola, con la Società Inalca Angola Ltda;
tra gli stabilimenti presenti in Italia, quello di Rieti è specializzato nella produzione di carne in scatola, carne cotta ed estratti di carne;
nonostante la chiusura del bilancio societario per l’anno 2004, con utile di oltre 900 milioni di euro con l’aumento di oltre il 18% rispetto all’anno precedente, l’Inalca S.p.A. di Rieti ha comunicato fermamente l’intenzione di mettere in mobilità 104 dei 208 lavoratori presenti nello stabilimento;
l’Inalca S.p.A. nonostante il bilancio attivo ha comunicato all’Assindustria e alle organizzazioni di categoria di aver preso questa importante e dolorosa decisione a causa delle difficoltà che la stessa società incontra nel reperire bovini adulti su fasce di mercato protette ed assistite;
i lavoratori, nei confronti di tale decisione, si sono organizzati con forme di protesta all’interno dello stabilimento per segnalare il loro forte disagio e preoccupazione, chiedendo che venga convocato al più presto un “tavolo di crisi” che li veda coinvolti, unitamente alle organizzazioni sindacali e alla stessa società,
si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo non ritengano necessario ed urgente attivare un tavolo di trattative che possa affrontare la crisi dell’azienda ed impedire la delocalizzazione di un’attività di rilievo per il comprensorio di Rieti Città Ducale e per il comparto agroalimentare, salvaguardando i livelli occupazionali.