Atto n. 4-01870

Pubblicato il 27 febbraio 2025, nella seduta n. 279

BARCAIUOLO - Al Ministro dell'istruzione e del merito. -

Premesso che:

nei giorni scorsi è emerso che al liceo “Fanti” di Carpi (Modena) è stata inoltrata a tutti gli studenti delle classi quarte e quinte una e-mail promossa dall’ANPI per pubblicizzare un evento, in cui è possibile anche rinnovare il tesseramento alla suddetta associazione;

l’ANPI è un’organizzazione con un chiaro orientamento politico e non può essere considerata un soggetto neutrale nell’ambito della formazione scolastica;

il coinvolgimento degli studenti in un’iniziativa che prevede il tesseramento ad un’associazione schierata politicamente configura un’evidente ingerenza della politica nella scuola, in violazione del principio di pluralismo e neutralità che dovrebbe caratterizzare l’ambiente educativo;

considerato che:

il liceo Fanti è già stato al centro delle cronache per episodi che hanno sollevato dubbi sull’imparzialità della didattica, tra cui l’adozione di un libro di testo contenente attacchi diretti al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti Matteo Salvini e la realizzazione di un murale in cui viene raffigurato il Presidente USA Donald Trump con un naso da maiale;

sarebbe necessario chiarire come e perché un’e-mail con contenuti politicamente orientati sia stata inviata a tutti gli studenti tramite canali scolastici e se tale pratica sia conforme alle normative vigenti,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo intenda avviare un'indagine per accertare le responsabilità per la trasmissione della comunicazione dell’ANPI agli studenti;

quali misure intenda adottare per garantire che episodi simili non si ripetano, al fine di preservare la neutralità politica delle istituzioni scolastiche e la libertà di pensiero degli studenti;

se intenda regolamentare in maniera più rigorosa la collaborazione con associazioni di carattere politico all’interno delle scuole, evitando in tal modo che i progetti educativi avviati dalle istituzioni scolastiche possano essere trasformati in quelli che secondo l’interrogante possono essere considerati strumenti di propaganda.