Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-09141
Azioni disponibili
Atto n. 4-09141
Pubblicato il 21 luglio 2005
Seduta n. 849
FILIPPELLI - Al Presidente del Consiglio dei ministri e al Ministro delle politiche agricole e forestali. -
Premesso:
che in data 22 aprile 2004 il Consiglio dei ministri dell'agricoltura dell'Unione europea, riunito a Lussemburgo, ha raggiunto l'accordo politico sul pacchetto di riforme del tabacco, dell'olio d'oliva, del cotone e del luppolo, proposto dalla Commissione europea;
che il Regolamento (CE) n. 865/2004 del 29 aprile 2004, relativo all'organizzazione comune dei mercati nel settore dell'olio d'oliva e delle olive da tavola e recante modifica del regolamento (CEE) n. 827/68 ed il regolamento (CE) n. 864/2004 del 29 aprile 2004, che modifica il regolamento (CE) n. 1782/2003, che stabilisce norme comuni relative ai regimi di sostegno diretto nell'ambito della politica agricola comune ed istituisce taluni regimi di sostegno a favore degli agricoltori, tenendo conto dell'adesione all'Unione europea della Repubblica ceca, dell'Estonia, di Cipro, della Lettonia, della Lituania, dell'Ungheria, di Malta, della Polonia, della Slovenia e della Slovacchia, hanno disciplinato compiutamente la materia relativa al settore dell'olivicoltura;
che con la citata riforma si è voluta affermare la volontà di fornire al settore dell'olivicoltura una maggiore competitività, un maggiore orientamento al mercato, una più intensa tutela dell'ambiente, la stabilizzazione dei redditi degli agricoltori ed una maggiore attenzione per la situazione dei produttori nelle zone svantaggiate;
che la riforma stabilisce come il sostegno non dipenderà più dalla quantità di olio prodotto, bensì dall'ammontare del premio percepito dall'azienda nel periodo di riferimento 1999-2002;
che l'importo dei diritti viene calcolato moltiplicando il numero di tonnellate per le quali è stato concesso il pagamento nel periodo di riferimento 1999-2002 per il corrispondente importo unitario dell'aiuto espresso in euro/tonnellata e rimanendo confermato che per il calcolo del budget complessivo disponibile a livello nazionale si prende in considerazione la media delle erogazioni effettuate nel periodo 2000-2002 (540.000 tonnellate e circa 720 milioni di euro);
che viene stabilito il principio del disaccoppiamento parziale con la fissazione di una percentuale pari almeno al 60% delle somme percepite nel periodo di riferimento che confluisce nel pagamento unico aziendale. Il rimanente 40% rimane a disposizione degli Stati membri per sostenere gli oliveti con particolari caratteristiche sociali e tradizionali;
che la normativa attribuisce, così come previsto nella politica agricola comune, il diritto al produttore che ha percepito l'aiuto nel periodo di riferimento, ma non contempla il riconoscimento del diritto del proprietario del fondo nel caso di affitto,
considerato:
che in Calabria la diffusione della coltivazione dell'olivo è predominante nella zona altimetrica di collina (66%), altrettanto consistenti sono gli investimenti in montagna (21%) ed in pianura (13%);
che a fronte delle erogazioni nazionali riferite alla campagna 2003, pari a circa 620 milioni di euro, in Calabria sono stati erogati 213 milioni di euro e, sempre riferito allo stesso periodo, i conduttori hanno incassato il 53,6% degli importi erogati in provincia di Catanzaro ed il 38,5% in provincia di Reggio Calabria;
che in particolare è stato rilevato che il proprietario che ha concesso un fondo per uno o più anni del periodo di riferimento (i quattro anni 1999-2002), con l'applicazione del sistema del disaccoppiamento totale del settore olivicolo, perde il diritto a percepire l'aiuto una volta tornato in possesso dell'oliveto;
che il numero totale delle aziende interessate al settore in questione nelle sole province di Cosenza, Catanzaro e Reggio Calabria, dove è più evidente il fenomeno dell'affitto, ammonta a 183.374 e quelle totalmente o in parte interessate alla problematica sono 52.094,
si chiede di sapere:
alla luce di quanto descritto nella presente interrogazione, se e quali provvedimenti intenda assumere il Governo al fine di salvaguardare la posizione giuridica di proprietari di un fondo che rientrino in possesso dei loro oliveti una volta cessato il periodo di conduzione;
come valuti il Governo l'opportunità di intervenire con urgenza al fine di eliminare la disparità di trattamento che è stata rilevata tra la posizione giuridica del conduttore e quella del proprietario del fondo;
se il Governo non concordi nel ritenere che detta situazione potrebbe determinare gravissimi risvolti non solo dal punto di vista economico e produttivo ma anche dal punto di vista meramente sociale;
se il Governo non concordi nel ritenere che ponendo in essere ogni atto necessario alla risoluzione del problema descritto nella presente interrogazione, numerosissime Regioni del Mezzogiorno, come in particolare la Calabria, ne trarrebbero assoluto vantaggio.