Atto n. 3-01709 con carattere d'urgenza

Pubblicato il 25 febbraio 2025, nella seduta n. 277

ZAMBITO, D'ELIA, ZAMPA, CAMUSSO, CRISANTI, FURLAN, RANDO, VERDUCCI, BASSO, BAZOLI, DELRIO, FINA, FRANCESCHELLI, GIACOBBE, GIORGIS, IRTO, LORENZIN, MALPEZZI, MANCA, MARTELLA, MELONI, NICITA, PARRINI, ROJC, ROSSOMANDO, TAJANI, VALENTE, VERINI - Al Ministro dell'università e della ricerca. -

Premesso che, a giudizio degli interroganti:

il disegno di legge recante delega al Governo per la revisione delle modalità di accesso ai corsi di laurea magistrale in medicina e chirurgia, in odontoiatria e protesi dentaria e in medicina veterinaria, attualmente all’esame della Camera dei deputati, non incide, né potrebbe, sul numero di medici chirurghi, odontoiatri e medici veterinari;

nonostante la “propaganda” fatta dal Governo, l'oggetto della delega non è il superamento del test di accesso che, per le modalità inique con cui si svolge, ma un tema ben più complesso come la qualità della formazione;

pur non sapendo come sarà attuata la delega, in sede di esame al Senato è stato approvato un emendamento della maggioranza che ha reso del tutto evidente la necessità di chiarire che l’iscrizione deve tener conto della disponibilità dei posti nelle università: quindi non è veramente “libera”, come il Governo ha cercato di far credere alle ragazze e ai ragazzi che si accingono a iscriversi alla facoltà di medicina; purtroppo, “fatta la legge, trovato l’inganno”;

lo svolgimento degli esami “secondo standard uniformi” non significa nulla e non è verosimile, la formulazione è vaga e rappresenta, di fatto, una delega in bianco: non si specifica come sarà formata la graduatoria di merito nazionale, né quali saranno i criteri per la sua formazione, con il risultato che il sistema di selezione, in assenza di qualsiasi criterio, potrebbe essere anche peggiore di quello attuale e produrre ulteriori sperequazioni;

il risultato è un percorso di accesso vago, opaco e incerto;

ai “contenuti” della delega, decisamente preoccupanti nel merito, si aggiunge l’assoluto caos creato dall’annuncio fatto dal Governo più e più volte che, già per il prossimo anno accademico, non ci sarebbero più stati i test di accesso a medicina;

a tutt’oggi le università statali non sanno come comportarsi, mentre molte università private hanno già pubblicato il calendario delle iscrizioni al test, con date fissate per i mesi di febbraio e marzo 2025;

i rettori di molte università statali non hanno ancora stabilito le date per i test di ingresso alle facoltà di medicina, lasciando nell’incertezza migliaia di famiglie e di studenti;

quindi, a oggi c’è una grande incertezza, dovuta al fatto che il Governo ha promesso l'abolizione del test di ingresso già per il prossimo anno accademico mentre il provvedimento è ancora all’esame del Parlamento e, ovviamente, non ci sono ancora i decreti attuativi;

secondo quanto riportato su “X”, la Ministra in indirizzo ha dichiarato: “stiamo lavorando affinché le nuove regole entrino in vigore già dal prossimo anno accademico, mettendo al centro trasparenza, equità e merito. Superiamo un sistema di selezione ingiusto e iniquo e costruiamo un percorso che valorizzi davvero le competenze, puntando all’eccellenza formativa”,

si chiede di sapere se la Ministra in indirizzo non ritenga opportuno e doveroso fare chiarezza sulla presenza o meno dei test di accesso per il prossimo anno accademico e sui tempi di attuazione della delega, nel rispetto di migliaia di studentesse e studenti e delle loro famiglie.