Pubblicato il 19 febbraio 2025, nella seduta n. 275
PARRINI, ZAMBITO, FRANCESCHELLI - Al Ministro della cultura. -
Premesso che:
la piazza XX settembre di Poggio a Caiano (Prato), il 5 marzo 2015, ha subito gravi danni a causa di una tempesta di vento;
l’area della piazza è sottoposta alle tutele di cui alla parte II del codice dei beni culturali e del paesaggio, ai sensi del combinato disposto dell’articolo 10, commi 1 e 4, lettera g), e dell’articolo 12, comma 1, del decreto legislativo n. 42 del 2004, pertanto, senza l’autorizzazione del soprintendente, non si possono eseguire opere;
la piazza è ubicata nelle strette vicinanze della villa medicea di Poggio a Caiano e delle sue scuderie, che dal 2013 sono entrate a far parte del patrimonio mondiale dell’umanità UNESCO, e ricade all’interno della buffer zone di tutela;
l’amministrazione comunale di allora, dopo un percorso partecipativo aperto alla cittadinanza denominato "Tutti per Poggio", aveva promosso nel 2017 un concorso di idee per individuare un progetto di riqualificazione della piazza, per darle un nuovo volto e con l’obiettivo di un ripensamento generale di tutto l'assetto del centro storico antistante alle scuderie della villa medicea;
sulla base dell’esito del concorso di idee, determinato da una commissione esterna al Comune della quale era componente anche l’allora soprintendente, è stato realizzato il progetto esecutivo, sottoposto a conferenza dei servizi (determinazione del responsabile dell’ufficio tecnico del Comune di Poggio a Caiano n. 104 del 4 dicembre 2021), il quale ha ricevuto tutti i pareri e nulla osta necessari, compreso quello della Soprintendenza archeologia, belle arti e paesaggio per la città metropolitana di Firenze e le province di Pistoia e Prato;
i lavori sono stati regolarmente avviati il 28 marzo 2023;
l’attuale amministrazione comunale, dopo l’avvicendamento avvenuto a maggio 2023 con le elezioni amministrative, ha ritenuto necessario intervenire con una variante sulle opere già in corso di realizzazione e già in buona parte realizzate;
con la deliberazione n. 79/2023 della Giunta, il Comune ha richiesto un parere legale volto ad accertare se fosse possibile o addirittura necessario procedere con l’adozione di una variante al progetto originario;
il parere legale ha evidenziato che non sussisteva alcuna ragione valida per sospendere o, comunque, per non completare le lavorazioni già affidate, tenuto conto sia dell’interesse pubblico alla conclusione dell’opera già approvata ed in gran parte realizzata, sia della necessità di scongiurare contenziosi con l’impresa;
il parere legale sosteneva altresì che ogni diversa soluzione comportante sospensione o, addirittura, interruzione delle opere appariva non solo in contrasto con gli interessi pubblici, ma anche foriera di possibile danno (anche erariale) a carico dell’ente comunale;
il Comune di Poggio a Caiano ha, inoltre, ricevuto il netto dissenso alla variante da parte della Soprintendenza, che però ha ritenuto di poter superare sulla base di una valutazione delle “posizioni prevalenti” (ex art. 14-ter della legge n. 241 del 1990) espresse in sede di conferenza dei servizi. A questo riguardo, tuttavia, è difficilmente rinvenibile capire quali siano le “posizioni prevalenti” in questione, meno che mai, anche laddove si volessero ritenere presenti, che esse fossero di segno favorevole all’approvazione della variante;
considerato che:
gli unici soggetti che hanno trasmesso dei pareri, tra gli 11 invitati, sono stati la Regione Toscana e la Soprintendenza;
la Regione ha evidenziato che le funzioni di ente gestore delle strade regionali sono delegate dall’art. 23 della legge regionale n. 88 del 1998 alle Province, di conseguenza la strada regionale n. 66 “Pistoiese” per il tratto interessato è gestita dalla Provincia di Prato, dichiarandosi, pertanto, estranea alla procedura;
la Soprintendenza, invece, ha reso un parere negativo che sottolinea che la modifica del progetto inficia pesantemente l’assetto architettonico, la vivibilità della piazza e, in sintesi, la ratio stessa dell’intero progetto;
gli altri 9 enti invitati, tra cui la Provincia di Prato che gestisce la strada regionale 66, non hanno risposto;
sono in corso, tuttavia, i lavori concernenti una variante al progetto originario, approvata con determinazione n. 130 del 27 settembre 2024, che non possono considerarsi correttamente autorizzati, a fronte del parere negativo reso dalla competente Soprintendenza;
nel comune di Poggio a Caiano si è costituito il comitato di cittadini “Noi in Piazza” che, nell’intento di preservare il valore della piazza come bene da tutelare, ha presentato in merito al cantiere e ai lavori un esposto alla Procura e alla Corte dei conti;
l'area della piazza XX settembre è sottoposta alle tutele del codice dei beni culturali e del paesaggio per cui è prevista l’autorizzazione del soprintendente per l’esecuzione di opere e ricade all’interno della buffer zone di tutela UNESCO,
si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo intenda adottare per ristabilire la correttezza e la legittimità delle procedure messe in atto dal Comune di Poggio a Caiano nel portare avanti i lavori previsti dalla variante approvata dall’attuale amministrazione, a fronte del parere negativo della Soprintendenza competente.