Atto n. 4-01823

Pubblicato il 12 febbraio 2025, nella seduta n. 272

ROMEO - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

l’amministrazione dell’attuale sindaco di Verderio (Lecco), in questi primi mesi di carica, ha suscitato diverse critiche da parte delle opposizioni e dei cittadini che paventano una violazione dello statuto comunale e delle norme del decreto legislativo n. 267 del 2000 (testo unico degli enti locali), in materia di separazione ed equidistanza tra gli organi comunali e conflitto di interessi per incompatibilità tra attività professionali e funzioni pubbliche, nonché un atteggiamento ostile e poco collaborativo nei confronti dei gruppi di minoranza;

in data 19 giugno 2024, il sindaco ha emesso il decreto sindacale n. 12, con il quale ha conferito ampie deleghe a tre consiglieri comunali, determinando una commistione di ruoli incompatibile tra gli organi comunali e incidendo sulla separazione dei poteri e sull'indipendenza dei consiglieri;

in data 5 luglio il sindaco ha inoltre proceduto, con il decreto n. 13, alla "nomina di delegati comunali alle attività di rappresentanza", conferendo a sei cittadini senza alcun ruolo istituzionale ampi poteri, tra cui l'accesso agli uffici comunali e la possibilità di coadiuvare sindaco, assessori, consiglieri ed uffici. L’articolo 50, comma 8, del decreto legislativo n. 267, ai sensi del quale è stato adottato il provvedimento, disciplina la nomina e la designazione dei rappresentanti del Comune presso enti, aziende e istituzioni, ma non disciplina il conferimento di incarichi operativi a privati cittadini che non sono tenuti all’obbligo di segretezza di cui all’articolo 43, comma 2, del testo unico;

i consiglieri comunali di minoranza hanno segnalato alla Prefettura le presunte irregolarità relative, in particolare, ai due decreti sindacali e la direzione competente del Ministero dell’interno ha ritenuto condivisibili le perplessità esplicitate dalla Prefettura in riferimento al decreto n. 13, considerando che i criteri individuati nel Consiglio comunale non sono in linea con quanto disposto dall’articolo 50, comma 8, del testo unico, in quanto la nomina di privati cittadini non trova alcun riscontro nella normativa vigente;

nonostante l’esplicito parere della Prefettura, reso noto a settembre 2024, il segretario comunale di Verderio continua a sostenere la piena legittimità degli atti comunali e la loro conformità alle leggi, allo statuto e ai regolamenti dell’ente;

l’atteggiamento non collaborativo dell’amministrazione si manifesta anche nelle convocazioni del Consiglio comunale: più di una volta, infatti, il sindaco ha ritenuto di convocarlo in orari che hanno reso difficoltosa, se non impossibile, la presenza dei consiglieri comunali, contravvenendo a quanto previsto dall'articolo 44 del decreto legislativo n. 267, che prevede che il Consiglio comunale sia convocato con un preavviso di almeno 5 giorni e che il suo funzionamento sia garantito in modo che tutti i consiglieri possano parteciparvi senza discriminazioni di orario o altre difficoltà organizzative,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti e quali misure, nell’ambito del proprio potere di vigilanza e controllo sugli enti locali, intenda mettere in atto.