Atto n. 4-01715

Pubblicato il 9 gennaio 2025, nella seduta n. 260

TESTOR - Al Ministro della difesa. -

Premesso che:

durante recenti ricerche condotte dal gruppo alpini e fanti per la realizzazione di un memoriale di guerra, sono stati scoperti i luoghi di sepoltura di due cittadini italiani caduti in prigionia dopo l’8 settembre 1943, fino ad allora rimasti sconosciuti;

si tratta di Guido Trentino, del 120° reggimento fanteria, inviato in Montenegro, catturato e deceduto il 18 novembre 1944 nello stalag IV A di Hemer, sepolto attualmente nel cimitero di Francoforte, e di Bruno Trentin, del 17° reggimento brigata Acqui, morto a Sevelen il 7 gennaio 1945 e sepolto nel cimitero militare di Amburgo;

i familiari dei due caduti hanno ricevuto, all’inizio del 2023, la richiesta di una somma pari a 2.600 euro ciascuno per il rimpatrio delle salme;

considerato che:

il rimpatrio delle salme dei caduti in guerra rappresenta un atto di riconoscimento del loro sacrificio e di rispetto verso i familiari che hanno atteso per anni risposte certe sulla sorte dei propri cari;

la normativa vigente, in particolare l’articolo 272 del codice dell'ordinamento militare (decreto legislativo 15 marzo 2010, n. 66), pone a carico dei familiari le spese per il rimpatrio delle salme dei caduti, configurando un onere economico spesso insostenibile;

la restituzione delle salme alla terra natia rappresenta un valore di profonda importanza morale, civile e storica per il Paese, in quanto riafferma il dovere della Repubblica di onorare la memoria di chi ha servito la patria,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno istituire un fondo dedicato, presso il Ministero della difesa, per sostenere integralmente le spese necessarie al rimpatrio delle salme dei cittadini italiani caduti o deceduti all’estero in conseguenza di eventi bellici.