Pubblicato il 4 dicembre 2024, nella seduta n. 249
PAITA - Ai Ministri delle imprese e del made in Italy e del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che:
Merloni elettrodomestici S.p.A. è stata una storica azienda tra le più innovative del secondo dopoguerra italiano, fondata a Fabriano (Ancona) nel 1975 a seguito dello scorporo dalla Merloni S.p.A., dalla quale avrebbe poi ereditato 3 degli 8 stabilimenti produttivi;
la società, diventata sempre più multinazionale nel corso dei decenni, ha assunto la denominazione societaria in Indesit company S.p.A. dal 1° gennaio 2005, ricevendo riconoscimenti anche a livello globale grazie alla qualità della produzione;
a seguito delle crisi economiche e geopolitiche che hanno colpito duramente la produzione europea di beni durevoli, Indesit company è stata rilevata dalla Whirlpool Italia holdings S.r.l., branca italiana della statunitense Whirlpool corporation, che ne ha chiesto il delisting, fino a portarla alla fusione con Whirlpool Europe nel 2016, dando vita alla Whirlpool EMEA S.p.A.;
nell’aprile 2024, a seguito dell’acquisizione di Whirlpool EMEA da parte del gruppo Arcelik, è nata Beko Europe;
la nascita della nuova società ha impiegato in Italia una forza lavoro complessiva pari a 5.000 dipendenti, senza considerare l’indotto, occupati negli stabilimenti di Cassinetta di Biandronno (Varese), Melano (frazione di Fabriano), Comunanza (Ascoli Piceno), Siena e nel centro logistico di Carinaro (Caserta). A tali siti si aggiungono le sedi di Fabriano e Milano;
l’obiettivo di Arcelik di costruire il gruppo leader futuro del settore degli elettrodomestici è rimasto però lettera morta a causa dell’assenza di un piano industriale fino al 20 novembre 2024, data in cui il Ministero delle imprese e del made in Italy è stato informato dell’intento della società di chiudere entro la fine del 2025 gli stabilimenti di Siena (299 dipendenti), Comunanza (350 dipendenti) e Cassinetta (Varese), oltre alla riduzione degli investimenti e del personale a Melano, per un totale di 1.935 esuberi;
quanto sopra delinea una crisi industriale che richiede alle istituzioni l’adozione di misure straordinarie, tra cui ipoteticamente l’utilizzo della clausola del “golden power”, che il Governo ha confermato di aver esercitato durante la costituzione del gruppo Beko Europe con decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 1° maggio 2023,
si chiede di sapere:
se i Ministri in indirizzo non intendano mettere in campo iniziative di competenza volte a evitare le chiusure dei siti produttivi annunciate da Arcelik-Beko Europe, valutando anche l’opportunità di attivare la clausola del golden power, al fine di salvaguardare gli assetti delle imprese operanti in ambiti ritenuti strategici o di interesse nazionale;
quali ulteriori azioni intendano intraprendere per garantire la conservazione dei livelli occupazionali, come richiesto dai sindacati e dalle istituzioni locali di tutti i siti interessati.