Atto n. 4-09042

Pubblicato il 12 luglio 2005
Seduta n. 839

FALOMI - Ai Ministri della difesa e dell'economia e delle finanze. -

Premesso che:

con il decreto ministeriale pubblicato nella Gazzetta Ufficiale n. 141 del 20 giugno 2005, il Ministero della difesa ha individuato beni immobili dell'Amministrazione della Difesa, non più utili ai fini istituzionali, da consegnare al Ministero dell'economia e delle finanze e per esso all'Agenzia del demanio;

il suddetto decreto dispone la vendita di un importante complesso di beni situati nella città di Gaeta, tra cui l’ex Caserma S. Angelo, il Torrione Francese, l’ex azienda agricola, i terreni adiacenti allo Spaltone, l’orto botanico (beni questi ricadenti nel centro storico di Gaeta) ed infine l’ex Forte Emilio Savio, situato sulla collina di Conca;

nella decisione formalizzata con il suddetto decreto ministeriale la cittadinanza e la stessa amministrazione locale non sono state minimamente coinvolte, come invece in passato era accaduto per altre operazioni di dismissione.

il complesso di beni oggetto della prossima vendita è di immenso valore storico ed architettonico e rappresenta una grande risorsa per la città di Gaeta;

una vendita speculativa di questi beni, senza l’adozione di norme di salvaguardia che ne vincolino la destinazione futura, rischia di generare seri contrasti ambientali;

considerato che:

l’Amministrazione comunale, raccogliendo un sentimento diffuso, ha espresso la volontà di valorizzare in proprio questi beni, sottraendoli alla speculazione edilizia;

il territorio di Gaeta è pesantemente interessato da fenomeni di criminalità organizzata di stampo camorristico e mafioso, che non di rado utilizza la compravendita di immobili per finalità di “riciclaggio” o per l’impianto di attività imprenditoriali di copertura,

si chiede di sapere:

se il Governo non ritenga necessario bloccare le azioni di cessione prima di aver ricercato un confronto con l’amministrazione locale e con la comunità locale;

come il Governo intenda comunque tutelare la natura di interesse storico-culturale e paesaggistico dei beni che intende cedere a terzi;

in che modo il Governo intenda proteggere le dismissioni dei suddetti immobili da infiltrazioni della criminalità organizzata.