Atto n. 4-01566

Pubblicato il 5 novembre 2024, nella seduta n. 238

PAITA - Al Ministro per gli affari europei, il Sud, le politiche di coesione e il PNRR. -

Premesso che:

da organi di stampa si apprende come il Piano nazionale di ripresa e resilienza (PNRR) potrebbe essere a breve oggetto di nuove rimodulazioni (la seconda in meno di due anni), che causeranno la soppressione di una parte dei progetti inizialmente previsti: da quanto viene riportato, la revisione tecnica dovrebbe trasferire una somma tra i 3 e 6 miliardi dalle misure che risultano di difficile attuazione verso quelle di più facile realizzazione, negando così di fatto importanti riforme e investimenti che il nostro Paese necessita da anni;

la rimodulazione delle misure e la diminuzione dei fondi, da quanto si apprende, colpirà diversi ambiti e dicasteri: per il Ministero delle imprese e del made in italy risulta che interesserà i fondi messi a disposizione per il piano di Transizione 5.0 e di conseguenza i crediti d’imposta per le imprese legati alla transizione energetica; per il Ministero dell’università e della ricerca, la realizzazione di 60.000 nuovi posti letto per gli studenti universitari; per il Ministero della giustizia, invece, alcune riforme potrebbero slittare da giugno a dicembre 2025;

oltre alle rimodulazioni citate, risulterebbe, inoltre l’intenzione di revisionare altresì gli investimenti e le riforme riguardanti il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti: in particolare, pare che allo studio vi sia una rimodulazione dei fondi affidati a RFI per alcune nuove tratte ferroviarie, tra cui alcuni definanziamenti riguardanti la linea ferroviaria ad alta velocità Salerno-Reggio Calabria, un intervento di assoluta importanza per rendere il servizio ferroviario del Paese maggiormente omogeneo e funzionante, coprendo una tratta che necessità da anni di un collegamento ad alta velocità;

i dati e le tempistiche testimoniano, inoltre, l’evidente rallentamento, prossimo, ormai, all'immobilismo, dell’attuazione e della messa a terra di importanti opere infrastrutturali previste del PNRR, come si evidenzia dai ritardi di diversi cantieri, su tutto il territorio nazionale, rispetto alle aperture previste;

già in passato tagli e modifiche della governance del PNRR hanno comportato ritardi e penalizzazioni per i progetti e per le opere previste per il Mezzogiorno e per le fasce più deboli della popolazione: pertanto, nuovi definanziamenti, soprattutto in riferimento alle infrastrutture, le quali necessitano di assoluta attenzione e investimenti, non sarebbero più accettabili;

se si dovesse assistere a una nuova rimodulazione del PNRR, con annesse soppressione di importanti riforme, si confermerebbe l’inadeguatezza del Governo nel portare a esecuzione e completamento il PNRR, il quale rappresenta un’occasione unica per il nostro Paese di risolvere alla radice problemi strutturali e sistematici e consentire ampi investimenti trasversali su tutto il territorio nazionale,

si chiede di sapere se al Ministro in indirizzo risultino vere le indiscrezioni giornalistiche descritte in premessa su una possibile rimodulazione del PNRR circa le misure e gli investimenti elencati, e in particolar modo se vi sarà una definanziamento riguardante il lotto della Salerno-Reggio Calabria volto a costruire una nuova linea ferroviaria ad alta velocità.