Atto n. 3-01406

Pubblicato il 15 ottobre 2024, nella seduta n. 231

MISIANI, MARTELLA, FRANCESCHELLI, CAMUSSO, BASSO, BAZOLI, RANDO, FURLAN, ROSSOMANDO, TAJANI, MANCA, LA MARCA, DELRIO, MALPEZZI, FINA, ALFIERI, ZAMBITO, GIACOBBE, NICITA, VALENTE, GIORGIS, ROJC - Al Ministro delle imprese e del made in Italy. -

Premesso che:

COMAU è una società per azioni italiana, parte del gruppo Stellantis, che ha sede a Grugliasco, in provincia di Torino, ed è leader mondiale nel campo dell'automazione industriale per l'industria automotive per la quale sviluppa e fornisce soluzioni per l'assemblaggio e la lavorazione meccanica per veicoli tradizionali ed elettrici e sistemi di produzione robotizzati, comprese soluzioni di robotica indossabile. L'azienda, inoltre, è da tempo impegnata in una iniziativa di consolidamento del segmento e-mobility, che già oggi rappresenta il 25 per cento del suo business ed è in costante aumento;

l’azienda, che fattura nel mondo 1,1 miliardi di euro, vanta una rete internazionale di 12 stabilimenti di produzione, 5 centri di innovazione e 5 digital hub in cui lavorano complessivamente 3.700 persone, di cui 700 in Italia, nello stabilimento di Grugliasco;

nonostante l’aumento degli ordini, nel sito torinese il numero dei lavoratori occupati è sceso all’attuale soglia dai circa 1.500 lavoratori del 2018, senza procedere ad assunzioni di nuove professionalità. I sindacati, in ragione dell’inspiegabile gestione aziendale, hanno ripetutamente richiesto alla direzione aziendale la condivisione di un piano industriale di dettaglio con numeri precisi sul futuro della COMAU;

fin dalla fusione tra FCA e PSA e la conseguente nascita di Stellantis si è ripetutamente paventata la possibilità di una uscita dalla compagine azionaria della COMAU. In più occasioni le organizzazioni sindacali hanno espresso il timore sull’indebolimento ulteriore della COMAU in relazione all’operazione di spin-off e per gli impatti negativi sull’occupazione, e conseguentemente richiesto a Stellantis e al Governo italiano tutte le garanzie possibili sulla continuità operativa della COMAU e sul mantenimento dei livelli occupazionali;

in data 25 luglio 2024, nonostante le richieste di chiarimento dei lavoratori e delle organizzazioni sindacali, è stato comunicato l'avvio del percorso di spin off di COMAU da Stellantis che prevede la sottoscrizione tra Stellantis e One Equity Partners (OEP), fondo di investimento statunitense, di un accordo vincolante per il cambio della maggioranza di controllo azionario della COMAU;

le condizioni finanziarie della suddetta operazione privata non sono state divulgate;

durante la conferenza di illustrazione della operazione, il CEO di Stellantis, Carlos Tavares, ha riferito che tale iniziativa “ha lo scopo di aiutare Comau a raggiungere la propria autonomia e rafforzare ulteriormente il suo successo a vantaggio di tutti i suoi stakeholder, in particolare i suoi dipendenti e i suoi clienti. Offre inoltre a Stellantis la possibilità di concentrarsi sulle attività del suo core business in Europa”;

la vendita della COMAU da parte di Stellantis ad OEP, per come riportato su diversi organi di stampa, non sarebbe stata comunicata in anticipo, come previsto dalla vigente normativa, al Ministero delle imprese e del Made in Italy;

il Governo, nella seduta di giovedì 10 ottobre 2024 del Consiglio dei ministri, su proposta del Ministero delle Imprese e del Made in Italy, ha autorizzato, con prescrizioni, l'acquisizione, da parte di OEP Heron BidCo S.r.l., dell’intero capitale sociale di COMAU S.p.A., attualmente detenuto da Stellantis N.V., la quale, a sua volta, acquisirà il 49,9 per cento di OEP Heron BidCo S.r.l., mentre il restante 50,1 per cento sarà detenuto da OEP Heron MidCo S.r.l. (già Lina S.r.l.), società indirettamente controllata dal fondo statunitense di private equity One Equity Partners;

le prescrizioni riportate nel comunicato di Palazzo Chigi, secondo il Governo sarebbero "volte a tutelare l’asset strategico di Comau e, in particolare, ad assicurare il livello degli investimenti nelle attività di ricerca e sviluppo, il mantenimento, in Italia, degli impianti di produzione delle società italiane del Gruppo e delle funzioni di direzione e coordinamento delle attività di ricerca e sviluppo del Gruppo Comau", prevendo inoltre la garanzia del “know how tecnologico italiano, attraverso la tutela dei brevetti e degli altri titoli di proprietà intellettuale";

nella predetta nota, il Governo ha assicurato che le parti si sono impegnate a garantire che l’operazione avrà un impatto positivo sulla forza lavoro nel medio-lungo termine e l’attuazione delle prescrizioni sarà monitorata dal Ministero delle imprese e del Made in Italy;

le dichiarazioni rassicuranti sulle prospettive future di COMAU e sui livelli occupazionali da parte di Stellantis così come le raccomandazioni poste dalla Presidenza del Consiglio si scontrano con un contesto in cui Stellantis continua a disimpegnarsi nel nostro Paese a partire dal drastico calo del numero di vetture prodotte e dal relativo ricorso e prolungamento degli ammortizzatori sociali nei diversi stabilimenti italiani;

la scelta di conferire la maggioranza delle azioni di COMAU ad OEP desta forte preoccupazione nelle organizzazioni sindacali, in ragione del fatto che il fondo di investimento non è e non opera come un soggetto industriale. Alla luce di precedenti come quelli della vicenda della Magneti Marelli, le preoccupazioni di sindacati e lavoratori hanno il loro fondamento;

la vendita di COMAU ad un fondo di investimenti statunitense si inserisce, in un contesto che vede affermarsi giorno dopo giorno la cessione di importanti asset strategici del Paese a fondi d’investimento o ad investitori esteri,

si chiede di sapere:

se al Ministro in indirizzo risulti quali siano le ragioni che hanno impedito a Stellantis di comunicare per tempo al Governo la vendita del pacchetto azionario della COMAU al Fondo d’investimento OEP, nel rispetto della vigente normativa, al fine di consentire al Governo l’esercizio del golden power su tale importante azienda operante nel settore dell’automazione industriale per il settore automotive e per quali ragioni non abbia comunque inteso applicare in tale caso la disciplina del golden power;

se intenda rendere noti i dettagli dell’accordo tra Stellantis e il Fondo OEP al fine di comprendere se sia effettivamente previsto, e in che misura, un rafforzamento industriale della COMAU nella sede di Grugliasco e l’incremento di investimenti ed occupati nel corso dei prossimi anni;

attraverso quali iniziative o misure il Governo intenda garantire la reale applicazione delle prescrizioni poste al fondo One Equity Partners e quali misure intenda adottare al fine di scongiurare il rischio di situazioni potenzialmente contrarie all'interesse nazionale innanzi a casi di cambiamenti della gestione di un asset strategico come la COMAU.