Pubblicato il 9 ottobre 2024, nella seduta n. 229
DI GIROLAMO - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che:
il 2 ottobre 2024, a causa di un guasto tecnico ad una centralina, l’intera rete elettrica delle stazioni ferroviarie di Roma Termini e Roma Tiburtina è stata interrotta: un tassello in ferro, piantato per errore, ha colpito un cavo che è finito nella centralina che controlla la sala operativa della stazione Termini;
le cabine elettriche “rosse” sono dotate di sistemi per cui in caso di guasti o incidenti dovrebbero continuare a funzionare, grazie a delle batterie di continuità, affinché venga inviato un segnale di allarme alla centrale operativa e si consenta un intervento tempestivo dei tecnici;
oltre a porre un serio problema di sicurezza, l’episodio, non isolato, ha determinato forti ripercussioni sulla circolazione ferroviaria con la sua conseguente interruzione;
i due hub ferroviari si sono fermati per circa due ore: sono state cancellate 35 corse tra alta velocità e Intercity, ulteriori 54 corse hanno avuto un maggior tempo di percorrenza superiore a 60 minuti;
ritardi, interruzioni, errori umani, approssimazioni, sistemi che non funzionano e non hanno funzionato evidenziano un sistema trasportistico del Paese che all’interrogante appare al collasso, a testimonianza del fatto che ad oggi poco è stato fatto per prevenire un fenomeno che ormai appare strutturale, e che è reso ancor più grave dalle modifiche apportate da questo Governo al codice dei contratti pubblici: l’introduzione di norme come il subappalto a cascata porta alla scelta di subappaltatori non adeguatamente qualificati, con conseguente decadimento della qualità dell'opera;
considerato che, come espresso nella relazione al Parlamento del 18 settembre 2024, l’Autorità di regolazione dei trasporti ha rilevato che ogni anno si contano circa “diecimila interruzioni di linea riguardanti il trasporto ferroviario di persone e di merci e che la durata delle interruzioni si allunga in termini di ore: nel primo semestre del 2024 si sono prolungate per ben ventiduemila e novecento ore”, per cui la stessa Autorità chiede, prontamente, un “cambio di rotta” gestionale e industriale di Ferrovie dello Stato per garantire competitività e vivibilità al Paese;
considerato, infine, che nell’ultimo anno pesanti disagi e interruzioni hanno compromesso per ore (se non per giorni) diversi tratti di rete dorsale, come: l'incidente ferroviario occorso a un treno merci il 9 luglio avvenuto presso la stazione di Centola-Palinuro-Marina di Camerota (sulla linea Paola-Salerno); l'incidente ferroviario occorso ad un treno merci avvenuto l'11 luglio a Parma (sulla linea Milano-Bologna); l'inconveniente al treno merci tra San Donà di Piave e Roncade (lungo la linea Trieste-Venezia), avvenuto il 18 luglio, adibito al trasporto di auto, in cui lo "spezzamento" del treno ha generato anche la perdita di alcune automobili lungo la linea ferroviaria; l'inconveniente tecnico grave occorso al Frecciarossa 8811 presso la stazione di Montemarciano (Ancona) avvenuto il 18 luglio; la molteplicità di guasti che hanno messo duramente in crisi non solo la dorsale alta velocità Torino-Salerno, ma tutte le dorsali principali, in ultimo quello occorso a Firenze Rovezzano nella mattina del 19 luglio, che ha messo in crisi per tutta la giornata l'intero sistema dell'alta velocità nazionale ed il traffico regionale toscano,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo non ritenga opportuno adottare in tempi congrui un piano straordinario di manutenzione ordinaria dell’intera rete ferroviaria del Paese.