Pubblicato il 9 ottobre 2024, nella seduta n. 229
PAITA - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che:
il 2 ottobre 2024, a causa di un guasto alla rete, per due ore la circolazione dei treni nelle stazioni di Roma Termini e Tiburtina ha subito gravi ripercussioni, con la cancellazione o la modifica di più di 100 corse tra alta velocità, intercity e regionali: di fatto dalle ore 6:30 fino alle ore 8:45 le due stazioni sono rimaste bloccate, provocando estremi ritardi (fino a 4 ore) per tutta la giornata sulla rete ferroviaria;
la sofferenza strutturale e perdurante della rete ferroviaria italiana (con costanti ritardi e cancellazioni dei viaggi) è ormai nota da tempo e pare non fermarsi, con l’evidente rischio che la situazione di estremo disagio avvenuta il 2 ottobre possa ripetersi nel prossimo futuro: quest’ultimo scenario è stato rappresentato peraltro nell’ultima relazione dell’Autorità di regolazione dei trasporti, un'autorità terza e imparziale, trasmessa al Parlamento il 18 settembre 2024, nelle cui conclusioni si richiede “un significativo cambio di rotta gestionale e industriale” per evitare “il collasso di singole modalità” e garantire “competitività e vivibilità nel Paese”;
in particolare si è evidenziato come ogni anno si contino circa 10.000 interruzioni di linea (pari a 27 interruzioni giornaliere), che colpiscono passeggeri e treni merci, una situazione che si sta sempre di più aggravando: nel primo semestre 2022 le interruzioni si sono prolungate per 17.913 ore, nel primo semestre del 2023 per 19.978 ore, mentre nel primo semestre 2024 per addirittura 22.904 ore;
responsabilità di Ferrovie dello Stato sono rivelate anche il 27 luglio 2023, quando l'Autorità ha multato per 350.000 euro Rete ferroviaria italiana, la società del gruppo FS che gestisce la rete di binari, a causa del superamento dei limiti di noleggio che RFI ha concesso verso aziende diverse da Trenitalia e Mercitalia, limite stabilito altresì per preservare la rete ferroviaria da una pressione costante che potrebbe causare un'usura eccessiva;
i costanti e incessanti disagi sono diretta conseguenza di un'errata gestione da parte di Ferrovie dello Stato nonché da parte del Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, il quale, tenuto a compiere azioni volte a rendere più efficiente e funzionale la rete ferroviaria italiana, ha affidato per l'appunto il compito di gestione, tramite un contratto di programma, al gruppo FS-RFI S.p.A.;
appare evidente, di fatto, che le responsabilità dei disagi sulla rete ferroviaria italiano siano collettive, e non come maldestramente ha dichiarato il Ministro in indirizzo di un singolo funzionario, e meritano assoluta attenzione in primis da parte dello stesso Ministro: è innegabile che, da quando quest'ultimo si è insediato al dicastero, i ritardi e disagi della rete ferroviaria siano in costante aumento, senza che venga posto mai in essere alcun rimedio per risolvere i disagi segnalati da milioni di passeggeri, bensì scaricando le responsabilità verso soggetti terzi,
si chiede di sapere:
quali misure il Ministro in indirizzo intenda adottare per risolvere i disagi causati dai ritardi e dalle cancellazioni di treni, riportando l’infrastruttura ferroviaria su un percorso di efficienza al fine di fornire un servizio ai cittadini funzionante ed accettabile;
quali misure intenda adottare al fine di risolvere tutte le criticità segnalate dall'Autorità di regolazione dei trasporti nel rapporto trasmesso al Parlamento il 18 settembre 2024, con particolare attenzione alle quotidiane interruzioni delle linee ferroviarie che danneggiano il servizio e causano irrimediabili disagi.