Atto n. 4-01476

Pubblicato il 30 settembre 2024, nella seduta n. 225

MAGNI - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti e della difesa. -

Premesso che:

a Montichiari (Brescia) vi è l'aeroporto civile e commerciale “Gabriele d'Annunzio”, specializzato nel settore cargo, per lo smistamento, la partenza e l’arrivo di merci;

come appreso da fonti di stampa, il 12 giugno 2024 un delegato del sindacato USB ha scoperto che nell'aeroporto di Montichiari una ventina di lavoratori si occupavano del carico e dello scarico di materiale bellico, come razzi, armi, missili ed esplosivi dagli aerei cargo;

i lavoratori non erano a conoscenza di quale materiale stessero manovrando né avevano frequentato appositi corsi specialistici in materia di sicurezza per la movimentazione di materiale bellico, come sottolineato dallo stesso sindacato, creando così una situazione di grave pericolo per sé stessi e le altre persone;

il 29 giugno si è svolta una manifestazione contro la guerra tenuta dal personale aeroportuale, il quale ha scioperato per protesta;

l’interrogante aveva già esposto la pericolosità della situazione con l’interrogazione 4-01308 del 3 luglio 2024, richiedendo le motivazioni per cui veniva impiegato personale inconsapevole e non formato per questo tipo di scarico, senza ricevere alcuna risposta dai Ministri;

in questi mesi il sindacato USB ha continuato a segnalare la situazione di rischio elevato per la sicurezza dei lavoratori derivante dall’attività di movimentazione di merci pericolose che viene svolta con relativo carico e scarico sugli aeromobili in un aeroporto civile;

la situazione di fatto è rimasta invariata, motivo per il quale il sindacato ha richiesto un incontro con la Prefettura di Brescia e ha programmato un’altra giornata di mobilitazione, con data 4 ottobre, poiché i lavoratori continuano a rifiutare “di rendersi complici di questa attività bellica e chiedono di riportare i voli passeggeri in questo aeroporto per una economia sana e contro la guerra”;

l’aeroporto di Montichiari è uno scalo commerciale e non può correre il rischio di diventare un obiettivo militare,

si chiede di sapere se i Ministri in indirizzo intendano, per quanto di competenza, porre in essere al più presto iniziative volte a verificare i motivi per i quali si impiega personale civile per il carico e lo scarico di materiale bellico, anche mettendo a rischio l'incolumità dei lavoratori, degli utenti dell'aeroporto e della cittadinanza.