Pubblicato il 18 settembre 2024, nella seduta n. 221
FAZZONE - Al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. -
Premesso che:
sui pagamenti dei premi PAC in relazione alle specie mellifere del 2023 sono emerse una serie di anomalie dovute agli eventi siccitosi che hanno caratterizzato molti territori, in particolare nel Mezzogiorno, che hanno bloccato il pagamento a molte aziende agricole;
dalle varie segnalazioni, pervenute ad AGEA, attraverso i vari centri di assistenza agricola, sulle domande relative all'eco-schema 5, è emerso che il blocco nei pagamenti deriva da un codice di errore (EC-07);
l'anomalia bloccante EC-07 configurerebbe l'esecuzione di operazioni di sfalcio, trinciatura e sfibratura su seminativi di interesse apistico;
in realtà, nella maggior parte dei casi tali errori deriverebbero da foto che evidenzierebbero un mancato accrescimento della sostanza secca sul campo;
ora, come è noto, negli areali del Mezzogiorno, tendenzialmente siccitosi in particolare in estate, la carenza di acqua impedisce l'accrescimento della vegetazione;
dopo mesi di siccità totale e temperature estive a 40 gradi e oltre, tutte le essenze presenti sul terreno non possono che seccarsi completamente e disgregarsi da sole sul campo, a meno che qualcuno non riesca a pensare che sarebbero rimaste verdi e vigorose, nonostante tali condizioni climatiche estreme;
pertanto, l'indice di accrescimento della vegetazione secca sul campo, almeno nelle aree siccitose del Mezzogiorno, appare uno strumento non idoneo per valutare le lavorazioni "vietate dalla norma";
i produttori, come previsto dalla normativa, non hanno eseguito alcun intervento “vietato” sulle superfici fino ai primi di ottobre;
il metodo dell'indice di accrescimento andrebbe dunque superato per consentire un rapido pagamento dei premi alle aziende agricole, già in forte crisi di liquidità,
si chiede di sapere:
se il Ministro in indirizzo valuti che l'esito delle superfici dichiarate ad eco-schema 5 debba essere urgentemente revisionato da AGEA e che venga riconosciuto ai produttori il 100 per cento della superficie richiesta, con la conseguente erogazione del premio;
se ritenga opportuno che da parte di AGEA si possa giungere ad un superamento dell’indice di accrescimento quale parametro per il pagamento dei premi alle aziende agricole.