Atto n. 4-01323

Pubblicato il 16 luglio 2024, nella seduta n. 207

MAGNI - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e del lavoro e delle politiche sociali. -

Premesso che:

l’INAIL, come anche certificato recentemente dalla Corte dei conti, ha un avanzo di bilancio per il 2023 di circa 3 miliardi di euro che, sommato a quelli degli anni precedenti, alla fine dell’anno arriverà alla cifra di 40,7 miliardi, secondo quanto comunicato proprio dai vertici dell’Istituto, in sede di presentazione del bilancio di previsione 2024;

tali cifre significative dovrebbero essere impiegate per gli scopi che sono propri dell’Istituto, ovvero prevenire malattie, infortuni e morti sul lavoro, ovviamente; tuttavia, il “tesoretto” sembrerebbe non essere usato dal Governo per queste finalità. La stessa Corte dei conti aveva trovato “strano” un avanzo in bilancio tanto cospicuo, e in un periodo di forte aumento degli incidenti sul lavoro;

si attestano, infatti, a 251.132 le denunce di infortunio registrate dall’INAIL nei primi 5 mesi del 2024 (con un aumento del 2,1 per cento rispetto al 2023), a 369 gli infortuni con esito mortale tra gennaio e maggio 2024 (con un aumento del 3,1 per cento rispetto al 2023), a 38.868 le patologie di origine professionale denunciate (in aumento del 24 per cento rispetto ai primi 5 mesi del 2023), e a 45 miliardi di euro i costi sociali degli infortuni sul lavoro in Italia, pari a circa il 3,1 per cento del PIL;

ad avviso dell’interrogante, il “tesoretto” andrebbe immediatamente sbloccato per la sicurezza sul lavoro, non ultimo per procedere, in particolare, all’assunzione di nuovi ispettori, all’incentivo per la sicurezza delle imprese, nonché alla prevenzione e alla formazione dei lavoratori e delle lavoratrici, magari anche favorendo la ricerca clinica, nonché la realizzazione di centri per la cura del mesotelioma;

sembrerebbe, invece, che tali risorse finiscano nelle casse del Ministero dell’economia e delle finanze che li usa per blindare i conti, in particolare alimentando la tesoreria e acquistando titoli di Stato: una distrazione di fondi dall’obiettivo dell’Istituto che, oltre a far ridurre il fenomeno infortunistico, potrebbero essere investiti in sanità, scuola e infrastrutture sociali,

si chiede di sapere:

quali siano le informazioni in possesso dei Ministri in indirizzo su quanto riferito, nonché le motivazioni di una simile gestione;

se non ritengano di destinare quanto prima le risorse economiche dell’INAIL agli scopi propri dell'Istituto, ovvero la sicurezza sul lavoro, la prevenzione delle malattie, degli incidenti e delle morti sul lavoro, l’assunzione di nuovi ispettori, l’incentivo per la sicurezza delle imprese, nonché la formazione dei lavoratori e delle lavoratrici.