Atto n. 3-01234

Pubblicato il 2 luglio 2024, nella seduta n. 204
Svolto question time il 4 luglio 2024 nella seduta n. 206 dell'Assemblea

SCALFAROTTO, PAITA, FREGOLENT - Al Ministro degli affari esteri e della cooperazione internazionale. -

Premesso che:

Nessy Guerra, cittadina italiana di 25 anni, è stata arrestata in Egitto e posta sotto processo dopo le accuse di adulterio avanzate dal marito italo-egiziano, dal quale si sta separando, rischiando così due anni di carcere e di perdere la custodia della figlia: in Italia, l’uomo è stato condannato in via definitiva per violenza sessuale, stalking e lesioni verso la precedente compagna, ma il consolato egiziano di Milano non ha trasmesso al tribunale il certificato di condanna, pur essendo stato questo tradotto;

durante il processo, il marito di Nessy Guerra ha fornito come prove foto intime scattate insieme a Nessy Guerra, oscurando il proprio volto, al fine di dimostrare falsamente come la donna si frequentasse di nascosto con altri uomini nel tentativo di ottenere la custodia della figlia: con la sentenza di primo grado, arrivata in tempi record, il tribunale egiziano ha deciso di toglierle la custodia della figlia affidandola al padre, con il rischio che in futuro venga affidata a un istituto;

gli avvocati egiziani che assistono Nessy Guerra hanno nel frattempo presentato appello e convinto sua madre a convertirsi all’Islam, con la speranza che, concluso il processo per adulterio, la figlia possa essere almeno affidata alla nonna materna, la quale si trova attualmente con la figlia e la nipote in una località segreta dopo le costanti e violenti minacce ricevute dal marito;

gli avvocati difensori hanno ribadito più volte la fondamentale importanza, per le sorti del processo, del certificato di condanna del marito di Nessy Guerra, attualmente fermo nel consolato egiziano di Milano, il quale consentirebbe una svolta nel processo e aumenterebbe la possibilità che la figlia venga affidata alla donna italiana o in alternativa alla nonna materna, gettando luce sulla capacità vessatoria e la natura violenta del marito;

lo stato di detenzione di Nessy Guerra e l’allontanamento dalla figlia rappresentano una grave e arbitraria violazione dei diritti umani, che vede il presente e il futuro di una nostra concittadina in serio pericolo per ragioni meramente burocratiche;

organi di stampa riferiscono di uno sconcertante e assoluto disinteresse del consolato italiano in Egitto e del Ministro in indirizzo, nonostante i numerosi solleciti della famiglia e dei difensori di Nessy Guerra, cui sarebbe stato risposto sottolineando l’inopportunità di compromettere “i buoni rapporti” con l’Egitto: una circostanza che, se confermata, richiederebbe uno specifico chiarimento da parte del dicastero in indirizzo;

è di assoluta urgenza che le autorità diplomatiche italiane si attivino rapidamente instaurando appositi canali con le autorità egiziane per sbloccare al più presto l’invio del casellario penale del marito di Nessy Guerra verso il tribunale di Hurghada, al fine di fornire una prova essenziale per il processo;

è altresì di fondamentale importanza che la diplomazia italiana compia un costante e attento monitoraggio del processo, dello stato di detenzione e delle condizioni psicofisiche di Nessy Guerra, fornendo a lei, alla figlia e alla famiglia tutto il supporto e le tutele necessarie per scongiurare un’eventuale ingiusta condanna basata su prove e fatti faziosi e su un impianto probatorio volutamente penalizzante,

si chiede di sapere:

quali siano le condizioni di Nessy Guerra e quali iniziative il Ministro in indirizzo abbia intrapreso e intenda intraprendere per garantire a lei, alla figlia e alla famiglia assistenza e supporto;

quali iniziative intenda adottare per sollecitare la trasmissione e la presa in considerazione del certificato di condanna richiamato in premessa e, in ogni caso, per scongiurare un trattamento e un’eventuale condanna del tutto sproporzionata, soprattutto alla luce del carente e fazioso impianto probatorio considerato dal tribunale di Hurghada;

quali azioni stia adottando o intenda adottare al fine di scongiurare l’ipotesi che la figlia di Nessy Guerra venga affidata al padre (soggetto che è stato accertato in via definitiva violento, prevaricatore e instabile), o a un istituto egiziano, anziché alla nonna, al fine di non interrompere del tutto il legame famigliare e metterla al riparo da eventuali condotte violente del padre.