Pubblicato il 30 giugno 2005
Seduta n. 832
BOREA , SALZANO , MELELEO - Ai Ministri della salute e dell'istruzione, dell'università e della ricerca. -
Premesso che:
l'Azienda ospedaliera universitaria senese, ed in particolare il Dipartimento di chirurgia generale ed oncologia, assurge a polo di eccellenza della sanità in Toscana per numero e qualità di interventi, apparendo il Policlinico "Le Scotte" di Siena un importante presidio anche di ricerca ed istruzione universitaria;
che il Direttore generale dell’azienda suddetta, nel definire e discutere gli obiettivi da conseguire, ha notevolmente ridotto il budget dell'UOC di chirurgia oncologica e del dipartimento di chirurgia generale, addirittura proponendo la chiusura del 50 per cento dei posti, garantendo con 10 posti solo le urgenze;
la confusione regna in quanto ciò che è stato detto nel mese di giugno 2004 non corrisponde più agli indirizzi 2005. Inoltre non vi è più serenità, quando il Direttore generale dell'azienda assume impegni che poi disattende, e quando si stabilisce in incontri che non si chiude e poi si invia un fax non avendo il coraggio di ridiscutere sapendo di essere dalla parte del torto. L'accordo era stato concordato e il comunicato porta la firma anche del Direttore sanitario verso cui anche il Presidente dell'Ordine dei medici, nella conferenza dei servizi, non ha avuto parole esaltanti;
questo metodo prende a pretesto un'insufficienza di personale infermieristico, ed a tale proposito sarebbe interessante conoscere la pianta organica dell'Azienda, pianta organica che nessuno ha mai avuto il piacere di visionare;
a tal proposito ci si dimentica che il dolore non ha stagione e che le risposte da dare al cittadino prescindono da tutto il resto. Per questo è difficile affrontare un tavolo di discussione per impegni che nessuno può mantenere se non vi è certezza di ciò che l'Azienda chiede ed offre;
ci si chiede cosa accadrebbe se un Ministro dei trasporti dovesse fermare dei treni per dare le ferie al personale; ora, visto che l'Azienda chiude metà dei posti letto di chirurgia, ci si chiede perché mai si finanzino altri 4 ruoli per l'area chirurgica; le difficoltà economiche sono enormi, ma se non si produce non si guadagna ed in questo caso si lavora con i malati neoplastici; nel periodo 1° luglio - 4 settembre si dovrebbe ridurre l'attività del 50 per cento garantendo, con 10 posti letto, solo le urgenze;
considerato che Siena è una città turistica dove durante l'estate tali attività aumentano enormemente ed è punto di riferimento per tutta l'area vasta dei politraumatizzati, evidenti appaiono gli enormi disagi e i notevoli disservizi cui va incontro l'intera collettività,
si chiede di sapere quali provvedimenti si intenda adottare, pur nell'autonomia dell'Azienda, determinata anche dalla devoluzione della materia alle Regioni, per verificare l'impiego dei fondi distribuiti alla Regione Toscana nel recente accordo Stato-Regione.