Atto n. 3-02176

Pubblicato il 30 giugno 2005
Seduta n. 832

LEGNINI - Al Ministro delle attività produttive. -

Premesso che:

la società Enel Spa sembra avere avviato un progetto di ristrutturazione della divisione produzione idroelettrica, in particolare nell'ambito dell'area business energie rinnovabili, con l'intenzione di razionalizzare ed unificare la produzione idroelettrica e da fonti alternative, e di rendere più efficiente il funzionamento degli impianti;

il progetto di riorganizzazione prevede la creazione di due aree di produzione idroelettrica unitaria, denominate Alpi e Appennino, la costituzione di 12 nuove unità di business, in luogo delle attuali 20 sedi, articolate in nuclei idroelettrici, a loro volta articolati in unità di esercizio;

la riorganizzazione delle sedi ai vari livelli di struttura comporta la penalizzazione di alcune realtà regionali, tra le quali l'Abruzzo, dove viene confermata la presenza della sola unità di business di Montorio al Vomano e dove sembrerebbe prevista la cancellazione dell'area idroelettrica di Chieti Scalo;

con la ristrutturazione organizzativa, le dighe riconducibili ad un ipotetico nucleo idroelettrico di Chieti aumenterebbero da 3 a 4, gli impianti di produzione di energia idroelettrica passerebbero dagli attuali 6 a 18 unità e sarebbe inclusa nell'area anche la centrale eolica di Collarmele, per un totale di 19 impianti da gestire;

i dati suindicati non giustificherebbero un declassamento dell'area di Chieti-Pescara;

il declassamento di alcune importanti realtà locali conferma un processo negativo di riduzione delle funzioni e della presenza dell'Enel nell'area centrale e della regione Abruzzo in particolare;

tenuto conto che:

finora l'Enel Spa non ha fornito rassicurazioni riguardo al mantenimento di tutte le sedi di lavoro e degli attuali livelli occupazionali del settore coinvolto dal progetto di riorganizzazione;

numerosi lavoratori dell'Enel impiegati nell'area idroelettrica di Chieti e Pescara temono un trasferimento inatteso in aree molto distanti dall'attuale sede di lavoro,

si chiede di sapere quali iniziative intenda adottare il Governo nei confronti dell'Enel Spa al fine di garantire il mantenimento dell'area idroelettrica di Chieti nonché degli attuali livelli occupazionali nelle province di Chieti e Pescara e per evitare l'inutile declassamento di un’area idroelettrica già efficiente.