Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-02169
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Atto n. 3-02169 (in Commissione)
Pubblicato il 29 giugno 2005
Seduta n. 830
CURTO - Ai Ministri dell'economia e delle finanze e del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che :
Intesa Gestione Crediti S.p.a. è una società regolarmente iscritta all'albo delle banche con finalità di recupero crediti in sofferenza, con capitale sociale interamente detenuto da Banca Intesa;
a tale scopo Intesa Gestione Crediti Spa si avvale di circa 600 dipendenti operanti all'interno di 30 unità legali presenti sull'intero territorio nazionale, preventivamente selezionati all'interno degli Istituti di Credito di provenienza sulla base di specifici requisiti e titoli legati sia alla professionalità generale che a particolari competenze nel settore del recupero crediti;
i citati dipendenti hanno operato inizialmente in regime di "distacco" dagli Istituti di provenienza (Carime, Cariplo, Comit, ecc.), quindi sono confluiti in Banca Intesa, per poi passare definitivamente alle dipendenze di Intesa Gestione Crediti;
l'approdo a quest'ultima società avveniva utilizzando lo strumento delle dimissioni volontarie sulla scorta di certezze contrattuali e tutele occupazionali sancite da specifici accordi successivamente unilaterlamente denunciati;
in data 30 maggio 2005 Banca Intesa ha comunicato la vendita pro soluto alle società Fortress e Merrill Lynch di un pacchetto di crediti in sofferenza per un valore lordo di oltre nove miliardi di euro al prezzo di 2045 miliardi di euro, nonché il conferimento di ramo di azienda (81 per cento) costituito dalle attività di gestione delle "sofferenze" da Intesa Gestione Crediti Spa a Intesa Immobiliare Srl, società "veicolo" di cui Banca Intesa detiene transitoriamente l'intero pacchetto azioniario ed ha anticipato un ulteriore trasferimento del citato ramo d'azienda ad una società terza, partecipata in Consorzio da Merrill Linch e Fortress, con la precisazione che Banca Intesa avrebbe comunque mantenuto il restante 19 per cento;
l'operazione è stata rappresentata con la finalità di "migliorare la qualità dell'attivo, ridurre il rischio eliminando l'eventuale impatto di sempre possibili perdite future sui crediti oggetto di cessione ...";
se l'operazione si appalesa di sicura ingegneria finanziaria, altrettanto certamente comporta un elevatissimo livello di rischiosità per i circa 600 dipendenti privi, dopo l'ultimo passaggio societario, della seppur minima tutela occupazionale e contrattuale a fronte della indeterminatezza e aleatorietà che accompagna una fantomatica "società terza", della quale non è dato conoscere nulla sulla struttura societaria, sulla sua localizzazione, sui piani industriali, sui progetti di breve, medio e lungo termine, sulla consistenza strutturale complessiva,
l'interrogante chiede ai di conoscere :
quali siano le valutazioni dei Ministri in indirizzo sulla vicenda;
quali siano le iniziative che i medesimi intendano assumere per la tutela non solo dei livelli occupazionali, ma anche delle professionalità dei lavoratori oggi messe in serio pericolo da una operazione che mostra tutta la spregiudicatezza alla quale è stata informata;
se non ritengano che si sia comunque in presenza dell'introduzione di un precedente gravissimo all'interno del sistema bancario, precedente che, se non contrastato adeguatamente, potrebbe spingere a operazioni emulative;
se non ritengano opportuno conoscere e riferire le valutazioni dell'organo di vigilanza;
se ritengano, infine, legittimo il comportamento assunto da Banca Intesa nel denunciare unilaterlamente l'accordo, e, ove dovesse riscontrarsi o valutarsi l'illegittimità, quali siano le iniziative che ritengano di dover assumere al riguardo.