Atto n. 4-01245

Pubblicato il 29 maggio 2024, nella seduta n. 195

VERINI, MALPEZZI, RANDO, FURLAN, ZAMBITO, ROJC, LA MARCA, MARTELLA, SENSI, D'ELIA, TAJANI, MANCA, DELRIO, VERDUCCI, CAMUSSO, ROSSOMANDO, GIACOBBE - Al Ministro dell'interno. -

Premesso che:

la legge 22 febbraio 2000, n. 28, reca “Disposizioni per la parità d’accesso ai mezzi di informazione durante le campagne elettorali e referendarie e per la comunicazione politica”. L’articolo 9, comma 1, in riferimento alla disciplina della comunicazione istituzionale, dispone che: “Dalla data di convocazione dei comizi elettorali e fino alla chiusura delle operazioni di voto è fatto divieto a tutte le amministrazioni pubbliche di svolgere attività di comunicazione ad eccezione di quelle effettuate in forma impersonale ed indispensabili per l’efficace assolvimento delle proprie funzioni”;

le elezioni dei membri del Parlamento europeo spettanti all’Italia sono state fissate per i giorni 8 e 9 giugno 2024 e la convocazione dei comizi elettorali è avvenuta con decreto del Presidente della Repubblica in data 10 aprile 2024;

in data 11 e 12 aprile, a seguito della convocazione dei comizi elettorali, il CORECOM della Regione Emilia-Romagna e la Prefettura di Ferrara hanno dato comunicazione, rispettivamente, sull’avvio della fase della par condicio e dei divieti sanciti dalla legge n. 28, nonché per quanto attiene alle consultazioni elettorali amministrative il fatto che tale divieto è a far data, per il Comune di Ferrara, dal 25 aprile 2024;

l’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni ha segnalato come sulla pagina “Facebook” del sindaco di Ferrara, Alan Fabbri, a partire dall’11 aprile e in diverse date successive siano stati pubblicati “post e storie” dal contenuto propagandistico in totale contrasto con il dettato normativo;

in data 23 maggio il sindaco di Ferrara Alan Fabbri e l’assessore Alessandro Balboni hanno proceduto all’inaugurazione ufficiale della piazza Cortevecchia, con relativa festa per il taglio del nastro e comunicazione pubblica su organi di informazione e sui social network, ad avviso degli interroganti in contrasto con i requisiti di impersonalità ed indispensabilità previsti dalla legge n. 28 del 2000. Il CORECOM dell’Emilia-Romagna ha ravvisato nelle giornate successive altre 17 analoghe violazioni;

il Garante delle comunicazioni ha già sanzionato per alcuni contenuti il sindaco di Ferrara e il Comune di Ferrara per aver violato in campagna elettorale la par condicio, imponendo non solo la rimozione della comunicazione istituzionale non rispettosa delle norme, ma anche la pubblicazione di un messaggio, per 15 giorni, sui profili social nonché sui siti che hanno dato spazio a tale comunicazione, recante l'indicazione di non rispondenza a quanto previsto dalla legge n. 28,

si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo intenda assumere ulteriori informazioni e quali eventuali provvedimenti intenda adottare per garantire il rispetto delle norme e lo svolgimento regolare della campagna elettorale.