Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08932
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Atto n. 4-08932
Pubblicato il 28 giugno 2005
Seduta n. 828
VERALDI - Al Ministro della giustizia. -
Premesso che:
la lunga vicenda della mancata riqualificazione del personale della giustizia (diverso da quello del Dipartimento della Amministrazione Penitenziaria) affonda le sue radici nel lontano 1980, quando fu emanata la legge n. 312, che inquadrava le vecchie qualifiche in quelle nuove a domanda dei dipendenti purché essi avessero maturato almeno cinque anni di mansioni nel nuovo profilo;
con il contratto collettivo nazionale di lavoro del 16.2.1999 furono fissate le procedure di riqualificazione del personale distinto in tre Aree, A, B e C, comprendenti i livelli rispettivamente:
Area A : livello 1°-2°-3°-ex carriera esecutiva
Area B: livello 4°-5°-6°-ex carriera di concetto
Area C: livello 7°-8°-9°-ex carriera direttiva;
con il contratto collettivo nazionale di lavoro 98/01 fu varato un nuovo inquadramento e con il decreto ministeriale 20.6.2000 si giunse alla ricognizione delle dotazioni organiche del personale dell’amministrazione giudiziaria;
ebbe così inizio la riqualificazione del personale della giustizia attraverso un doppio canale: il primo riguardante il settore penitenziario, cui, mediante i corsi di riqualificazione, fu consentito il salto di ben due livelli, con il riconoscimento sia giuridico che economico; nel secondo canale venne collocato il rimanente personale la cui riqualificazione, peraltro, fu bloccata da decine di ricorsi al TAR;
intervennero poi gli accordi di cui al decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 04.10.2000 e del 06.02.2001 ed i relativi decreti ministeriali di attuazione del 14.10.2003 allo scopo di dare “un impulso risolutivo ai processi di riqualificazione del personale dell’Organizzazione Giudiziaria”, ma la situazione è tuttora bloccata;
intanto, per il prossimo 1° luglio a Roma è annunziata la giornata di protesta dei lavoratori della giustizia,
si chiede di sapere:
se non si intenda provvedere alla riqualificazione automatica del personale giudiziario;
se non si intenda eliminare la disparità di trattamento con il settore penitenziario appartenente alla stessa amministrazione.