Legislatura 14 Atto di Sindacato Ispettivo n° 4-08871
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Atto n. 4-08871
Pubblicato il 15 giugno 2005
Seduta n. 819
DONATI - Ai Ministri delle infrastrutture e dei trasporti, dell'economia e delle finanze e del lavoro e delle politiche sociali. -
Premesso che
la stazione ferroviaria di Mantova, come emerge da diverse segnalazioni fatte dagli utenti e dalle notizie riportate dalla stampa locale (“Gazzetta di Mantova” dell’08/06/2005), non risulta in alcun modo accessibile ai disabili perché gli ascensori che consentono l'accesso ai binari sono perennemente fuori servizio;
la stampa riporta, altresì, le dichiarazioni degli operatori del call center di Trenitalia che, contattati per avere ulteriori informazioni sui disservizi della stazione di Mantova per l'assistenza ai disabili, ammettono che "l'80% degli ascensori installati nelle stazioni ferroviarie italiane non funzionano" (“Gazzetta di Mantova” dell’08/06/2005);
una città come Mantova, ad alta vocazione turistica e sede di importanti eventi culturali, è già fortemente penalizzata da un servizio ferroviario di scarsa qualità, sia per le tratte regionali (con costanti ritardi e soppressioni di corse), sia per le lunghe percorrenze (privata recentemente del servizio Eurostar), e non può veder limitata addirittura l'accessibilità alla stazione per i cittadini disabili;
considerato che:
la "Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate" (legge 5-2-1992, n. 104), sancendo il principio fondamentale secondo il quale la Repubblica Italiana garantisce il pieno rispetto della dignità umana e i diritti di libertà e di autonomia della persona handicappata, ne promuove la piena integrazione nella famiglia, nella scuola, nel lavoro e nella società, prevenendo e rimuovendo le condizioni invalidanti che impediscono lo sviluppo della persona umana, il raggiungimento della massima autonomia possibile e la partecipazione della persona handicappata alla vita della collettività;
in particolare, l'articolo 8 della Legge-quadro individua una serie di strumenti finalizzati a garantire l'inserimento e l'integrazione sociale delle persone disabili, tra cui "interventi diretti ad assicurare l'accesso agli edifici pubblici e privati e ad eliminare o superare le barriere fisiche e architettoniche che ostacolano i movimenti nei luoghi pubblici o aperti al pubblico e provvedimenti che assicurino la fruibilità dei mezzi di trasporto pubblico e privato e la organizzazione di trasporti specifici;
il "Regolamento recante norme per l'eliminazione delle barriere architettoniche negli edifici, spazi e servizi pubblici" (decreto del Presidente della Repubblica 24-7-1996, n. 503) prevede, all'articolo 29, che " i servizi per i viaggiatori nelle stazioni devono essere accessibili";
in base alla definizione di “accessibilità”, contenuta nell'art. 2 del decreto ministeriale 236/89, la progettazione deve tendere ad un "ambiente privo di fonti di pericolo, di fonti di affaticamento o di disagio e necessariamente privo di barriere architettoniche";
nella "Carta dei Servizi 2005" la società Trenitalia Spa dichiara di riconoscere a tutti i clienti uguaglianza di diritti, in linea con i principi di non discriminazione, pari opportunità e integrazione, e di dedicare un’attenzione specifica ai cittadini disabili;
nella stessa Carta dei Servizi, la società evidenzia che "estendere la fruibilità dei servizi a questo particolare segmento della clientela è una necessità prioritaria e che per soddisfarla Trenitalia ha realizzato, sia a bordo dei treni sia nelle stazioni, strutture e servizi in grado di facilitare l’accesso del viaggiatore alla carrozza" ma, soprattutto, che "per Trenitalia, il cliente diversamente abile è un viaggiatore che, come gli altri, deve avere la possibilità di accedere a tutti i servizi ferroviari";
tenuto conto che:
in Italia, in base all’Indagine ISTAT sulle condizioni di salute e il ricorso ai servizi sanitari (1999-2000), i disabili sono circa 2.615.000, pari a circa il 5% della popolazione di sei anni e più che vive in famiglia;
è noto che il numero delle persone anziane in Italia registri un notevole aumento negli ultimi anni ed esse, malgrado non vengano generalmente considerate “handicappate”, hanno spesso delle sensibili limitazioni negli spostamenti quotidiani nell'ambito del tessuto urbano e del territorio;
abbattere le barriere architettoniche e garantire una piena accessibilità ai servizi ferroviari e, più in generale, a tutti i servizi di trasporto pubblico rappresenta un miglioramento del servizio per tutti i cittadini: basti pensare alle difficoltà che incontra un genitore che sale su un treno o su un autobus con un passeggino o un cittadino affetto da disabilità "temporanea";
considerato, altresì, che:
il Ministro del lavoro e delle politiche sociali ha collaborato alla realizzazione della Prima Conferenza Nazionale sull’abbattimento delle barriere architettoniche (maggio 2004) e ha partecipato ai lavori per la messa a punto di una convenzione ONU sui diritti delle persone con disabilità;
l'impegno del Governo è stato testimoniato a livello internazionale con il premio “Franklin Delano Roosevelt Disability Award”, assegnato all’Italia il 17 novembre 2003 per aver favorito la tutela e la promozione dei diritti dei cittadini disabili contro ogni forma di discriminazione, migliorando quindi le loro condizioni di vita e costituendo, dunque, un esempio da imitare da parte delle altre nazioni,
si chiede di sapere:
se il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti e il Ministro dell'economia e delle finanze intendano sollecitare la società Ferrovie dello Stato ed, in particolare, RFI e Trenitalia, al rispetto della normativa vigente per garantire la piena accessibilità a tutti gli utenti del servizio ferroviario e, soprattutto, se intendano chiedere alla Società di procedere all'immediato reintegro funzionale degli ascensori nella stazione ferroviaria di Mantova;
se il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti non ritenga opportuno adottare un protocollo di intesa con le Ferrovie dello Stato S.p.A. che preveda:
la verifica di funzionalità ed efficacia dei servizi attualmente assicurati alle persone disabili in particolare nelle 225 stazioni presenziate, e dell'accessibilità delle stazioni ferroviarie,
l'attuazione di un programma di completo e graduale adeguamento alle norme di tutte le stazioni dei capoluoghi di provincia;
se il Ministro delle infrastrutture e dei trasporti non ritenga opportuno elaborare, d'intesa con la Conferenza Unificata, un atto di indirizzo per l'effettiva adozione e attuazione dei piani regionali di cui all'art. 26 della citata legge 104, che stabilisca criteri vincolanti di "accessibilità" per gli acquisti da parte degli Enti locali e delle aziende di trasporto al fine di garantire standard di accessibilità per i disabili in tutti i servizi di trasporto pubblico locale urbano ed extraurbano;
se il Ministro del lavoro e delle politiche sociali intenda dare effettivamente seguito all'impegno fin qui dichiarato al fine di mettere in grado i cittadini disabili di svolgere le proprie potenzialità al meglio, diminuendo per quanto possibile gli svantaggi legati alle loro condizioni fisiche.