Atto n. 3-00914 (in 7ª Commissione)

Pubblicato il 31 gennaio 2024, nella seduta n. 152

FLORIDIA Barbara, MARTON, DI GIROLAMO - Al Ministro dell'istruzione e del merito. -

Premesso che:

il liceo scientifico statale “Santi Savarino” di Partinico (Palermo) nacque come sezione distaccata del locale liceo classico “Giuseppe Garibaldi” e, ottenuta nel 1977 l’autonomia, decise di darsi una propria denominazione, diversa da quella della scuola madre: pertanto, in data 31 ottobre 1977, il collegio dei docenti deliberò di intestare il liceo al grande matematico Giuseppe Cipolla;

tuttavia tale decisione venne ignorata, e circa un anno più tardi, in data 1° settembre 1978, il consiglio d’istituto deliberò d’intestare il liceo a Santi Savarino, con la motivazione che si trattava di un cittadino di Partinico che aveva dato lustro al suo paese;

la decisione venne ratificata dal collegio dei docenti il 23 settembre successivo e, a seguire, dal Consiglio comunale, nonostante fosse stato invertito l’iter procedurale, dal momento che non fu il collegio a proporre al consiglio d’istituto, bensì lo stesso consiglio, organo deliberante, a proporre al collegio ciò che era già stato deliberato senza il parere del collegio;

un’interpellanza del sen. Pollice, presentata in data 5 giugno 1986 al Ministro pro tempore della pubblica istruzione, registrò una serie di rilievi sistematicamente ignorati sull’opportunità di intitolare il liceo a un discutibile personaggio, la cui firma è tra quelle dei 180 scienziati e i 140 uomini politici che firmarono il manifesto fascista “Sulla difesa della razza” in appoggio alle leggi razziali contro gli ebrei italiani e in una serie di articoli profondamente razzisti pubblicati su diversi giornali. Savarino, candidato nelle liste della Democrazia cristiana, fu eletto senatore nel 1953, anche grazie a collusioni con la mafia locale particinese. A seguito di alcuni contrasti con la DC, Savarino si ricandidò, come indipendente, nelle liste del Movimento sociale italiano, ma non venne più rieletto;

considerato che:

nei primi mesi del 2022, da parte del corpo studentesco del liceo è stata avviata richiesta per la revoca del nome (giudicato poco opportuno, a causa dei suoi trascorsi razzisti, e per i suoi rapporti con acclarati mafiosi): a tal fine la dirigente scolastica Vincenza Vallone, attraverso un referendum tra gli alunni, ha avanzato le candidature di Rita Levi Montalcini, Giuseppe Livatino e Gigia Cannizzo. Tuttavia, una volta prescelta la Levi Montalcini, il collegio dei docenti le ha associato anche il nome di Peppino Impastato. Il consiglio d’istituto, con delibera del 6 giugno 2022 ha deciso oltremodo di associare al nome di Peppino Impastato anche quello della madre Felicia, fulgida espressione della lotta contro la mafia in virtù della sua lotta per ottenere giustizia per il figlio ed esempio di scelta responsabile di partecipazione civile e di legalità;

il 27 agosto 2022, la commissione straordinaria (che allora sostituiva l’amministrazione del Comune di Partinico, sciolto per mafia) ha espresso parere favorevole con delibera di immediata esecutività, benché questa sia stata de facto ignorata per diversi mesi, fino a quando cioè, una volta recuperata, il 22 marzo 2023 è stata inoltrata presso l’ufficio scolastico regionale che, a sua volta, l’ha inviata alla Prefettura per il parere definitivo, che non risulta si sia espressa;

il nuovo Consiglio comunale si è riunito in data 10 aprile 2023 per discutere su una mozione, così impropriamente chiamata e poi ridefinita come ordine del giorno, sull’opportunità della cancellazione del nome “Savarino” e il riscontro mediatico scoppiato in tutta Italia nonché l’improponibilità del confronto tra Impastato e Savarino ha portato il sindaco a fermare la sua campagna contraria al cambio di nome e ad affermare che, una volta ottenuto il parere favorevole della Prefettura, sarebbe stato lui stesso onorato di scoprire la targa con i nomi;

invece, in data 12 gennaio 2024 è stata inaspettatamente emanata una delibera di Giunta nella quale, vista una nota della Prefettura, in cui si richiedeva all’amministrazione di pronunciarsi sull’intitolazione del liceo, dato atto dell’impegno dell’amministrazione comunale nel riconoscere e diffondere il valore della legalità e nell’attuare azioni contro ogni e qualsiasi forma di cultura mafiosa e richiamata la delibera del Consiglio comunale n. 16/23, nel corpo della quale emergeva il dibattito sulla vicenda e la volontà del consesso consiliare di non modificare l’intitolazione vigente, è stata confermata l’intitolazione del liceo scientifico a Santi Savarino, nonostante la Giunta comunale non abbia potere di confermare o annullare un’intitolazione bensì possa solo esprimere un parere da trasmettere alla Prefettura, alla quale spetta la decisione finale;

valutato che:

nella vicenda si registrano parecchie anomalie, non solo di carattere amministrativo. Non è comprensibile il motivo per cui la delibera della commissione straordinaria del 27 agosto 2022 (con immediata esecutività) non è stata presa in considerazione dalla Prefettura. Altresì, il richiamo alla seduta del Consiglio comunale del 10 aprile 2023 è formalmente irrilevante, perché in quella seduta non si è deliberato né votato espressamente sull’argomento, per di più il richiamo al presunto impegno antimafia dell’amministrazione comunale, avanzato nei propri confronti, suona, alla luce delle scelte effettuate, quantomeno incongruente e inopportuno;

in una lettera della Prefettura di Palermo, inviata al Comune di Partinico, a firma Sanfilippo, dirigente dell’area, in data 8 gennaio 2024, si comunica che la delibera della commissione straordinaria è pervenuta nel giugno 2023 con la proposta di cambio di nome, dimenticando che la suddetta commissione non propone, ma si limita a esprimere un parere;

è strano, parimenti, che, essendo la delibera della commissione straordinaria pervenuta in Prefettura nel giugno 2023, già nel mese di aprile 2023 fosse avanzata alla nuova amministrazione comunale una richiesta formale di nuova intitolazione, quando tale richiesta in ogni caso non andrebbe rivolta all’amministrazione comunale, che non ha competenza giuridica in materia, ma esprime un parere;

ritenuto, infine, che il tentativo di sostituire alla delibera favorevole della commissione straordinaria quella contraria dell’attuale Giunta lascerebbe intendere il desiderio di non tenere in considerazione, ovvero di affossare la volontà degli organi istituzionali scolastici,

si chiede di sapere:

se il Ministro in indirizzo sia conoscenza dell’accaduto;

se non intenda adottare provvedimenti volti ad adottare misure affinché, nel pieno rispetto dell’autonomia scolastica, il liceo scientifico statale Santi Savarino possa portare a compimento l’iter del cambio di destinatario della propria intestazione, in conformità alle finalità educative e ai valori della Repubblica, fondata sui principi dell’antifascismo, dell’antirazzismo e dell’antimafia.