Pubblicato il 10 gennaio 2024, nella seduta n. 143
RENZI, BORGHI Enrico, PAITA, FREGOLENT, MUSOLINO, SBROLLINI, SCALFAROTTO - Al Ministro della giustizia. -
Premesso che:
nella notte del 31 dicembre 2023, durante i festeggiamenti nella Pro loco di Rosazza (Biella), cui partecipavano il deputato Pozzolo e il sottosegretario Delmastro delle Vedove, dalla pistola del primo partiva un colpo che feriva Luca Campana;
secondo le ricostruzioni, risulta che al veglione di Capodanno organizzato dal sottosegretario Delmastro delle Vedove ci fossero diversi familiari della sua scorta (tra cui la moglie, la figlia e Luca Campana, appunto, il marito della figlia del capo della scorta Pablito Morello) e numerosi agenti della polizia penitenziaria;
il rapporto tra il sottosegretario Delmastro e la polizia penitenziaria appare consolidato non solo sul piano istituzionale e per via delle competenze riconosciute sul Dipartimento per l’amministrazione penitenziaria (cui la polizia penitenziaria fa riferimento), ma per motivi personalissimi consolidati nel corso del tempo (si pensi alla partecipazione del Sottosegretario a una grigliata nel carcere di Biella, organizzata dalla polizia penitenziaria) anche grazie a una conoscenza, amicizia e condivisione di idee politiche con il capo della propria scorta (il citato Morello), con cui condivide da anni anche le battaglie sindacali nel SINAPPE;
risulta assai raro che l’Ufficio centrale interforze per la sicurezza personale assegni scorte attingendo dal personale della polizia penitenziaria, ma appare del tutto inopportuno che un sottosegretario di Stato indichi un proprio compagno di partito quale responsabile della propria scorta armata;
dalle ricostruzioni emerge che il sottosegretario avrebbe abbandonato per qualche minuto la sala della festa, da solo e senza la scorta, che sarebbe rimasta all’interno a proseguire i festeggiamenti in maniera del tutto anomala e irrituale;
le circostanze della notte di San Silvestro evidenziano un legame diretto e personale tra il sottosegretario Delmastro delle Vedove e una parte della polizia penitenziaria (i cui agenti hanno persino sfilato con magliette di sostegno al sottosegretario anche durante il veglione, contestando la decisione di rinvio a giudizio disposta dall’autorità giudiziaria per la rivelazione di atti secretati relativi al caso Cospito), rendendo plastica una pericolosa commistione tra istituzione, ruolo di governo e persona, che si traduce in un ricorso disinvolto e sconsiderato di personale addestrato e armato,
si chiede di sapere se il Ministro in indirizzo sia a conoscenza dei fatti esposti in premessa e se non ritenga utile intervenire affinché venga fugata ogni possibile interferenza, ingerenza o influenza del sottosegretario Delmastro rispetto agli organi della polizia penitenziaria e al personale della sua scorta.