Pubblicato il 3 ottobre 2023, nella seduta n. 108
PAITA - Al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. -
Premesso che:
l’autostrada A6 Torino-Savona (cosiddetta Verdemare) collega la città metropolitana di Torino con la riviera ligure attraverso le Alpi, sviluppandosi per circa 130 km;
entrata in esercizio nel 1960, per oltre quarant’anni si è distinta per un elevatissimo tasso di incidenti, molti dei quali mortali, portando al raddoppio delle carreggiate nel 2001, nonostante ciò non abbia arrestato il tasso di incidenti, che vedono il numero di decessi su quel tratto superiore a uno al mese;
oltre al grave numero di incidenti, l’autostrada Torino-Savona si contraddistingue per l’intenso traffico giornaliero e per i rallentamenti e le code chilometriche cui costringe costantemente i viaggiatori;
le precarie condizioni di viabilità sono aggravate da anni dalla presenza di numerosi cantieri dei lavori di ammodernamento, che peraltro portano, per lunghi tratti, l’autostrada alla fisionomia di settant’anni fa, cioè a una sola corsia;
la carenza di corsie, i continui disagi, i limiti alla sicurezza, le code e il traffico che contraddistingue la Torino-Savona non giustifica in alcun modo la sua configurazione come “autostrada” soggetta a pedaggio;
diverse comunità locali si sono rivolte direttamente al concessionario per segnalare le criticità descritte e sollecitare quantomeno la riduzione del pedaggio, ma in tutti i casi la responsabilità della decisione è stata rimessa al dicastero in indirizzo,
si chiede di sapere quali iniziative il Ministro in indirizzo voglia adottare per prevedere, almeno fino al completamento dei lavori di ammodernamento e la messa in sicurezza del tratto, l’esenzione dal pedaggio per l’autostrada Torino-Savona o, in subordine, una sua sostanziale riduzione, al fine di compensare i viaggiatori per standard di viabilità carenti e ampiamente al di sotto della media nazionale.