Pubblicato il 18 luglio 2023, nella seduta n. 88
CROATTI - Al Ministro dell'agricoltura, della sovranità alimentare e delle foreste. -
Premesso che:
da diversi anni il comparto ortofrutticolo dell’Emilia-Romagna, che nel 2022 ha generato una produzione lorda vendibile di 1,2 miliardi di euro su una superficie coltivata di 56.691 ettari, è in grave sofferenza, soprattutto a causa degli effetti dei cambiamenti climatici, ai quali si aggiungono i numerosi problemi causati dalle fitopatie;
la situazione vede il ripetersi di fenomeni che creano seri problemi di sostenibilità economica e faticano a mettere le imprese nelle condizioni di mantenere le produzioni;
il sistema ortofrutticolo dell’Emilia-Romagna è caratterizzato da un elevato processo di aggregazione: circa il 50 per cento dei produttori regionali aderisce ad un’organizzazione di produttori (a fronte di una media nazionale ed europea del 35-40 per cento). Si tratta di un grande patrimonio economico e sociale, una delle filiere che contribuiscono di più sul piano occupazionale e che ogni giorno porta frutta di qualità sulle tavole;
considerato che:
le produzioni dell’ortofrutta sono state sensibilmente compromesse dalle ingenti perdite di prodotto dovute alle gelate tardive dell’aprile scorso, eventi che hanno interessato varie zone dell’Emilia-Romagna, in particolare nelle province di Forlì-Cesena, Ravenna, Ferrara, Rimini, Modena e Reggio Emilia;
gli interventi e i bandi regionali a sostegno del settore non sono sufficienti. È necessario garantire indennizzi nazionali adeguati per le imprese colpite dalle gelate e grandinate primaverili del 2023 in tempi possibilmente brevi, attraverso la deroga al decreto legislativo n. 102 del 2004, come accadde nel 2020 quando vennero riconosciute risorse per 13 milioni e 23.000 euro e nel 2021 quando vennero destinate risorse per 52 milioni e 343.000 euro,
si chiede di sapere se si intenda prevedere urgenti misure adeguate a sostenere le imprese agroalimentari gravemente colpite dagli eventi dello scorso aprile, nonché a proporre lo stanziamento delle risorse necessarie per sostenere un settore che rappresenta un valore non solo per l’Emilia-Romagna, ma per tutto il Paese.